GELA – Solo un miracolo avrebbe potuto salvarla, cambiando un quadro clinico che già la settimana scorsa era apparso irreversibile. Poco prima delle otto di martedì sera è stato accertato che per Zelia Guzzo, 37 anni, non c’era più nulla da fare.
L’insegnante di 37 anni lascia il marito, anche lui docente, ed un figlio in tenerissima età. Una tragedia che ha sconvolti i familiari e tutti i colleghi dove Zelia lavorava ed era apprezzata.
Dodici giorni fa la giovane donna si era sentita male ed era stata costretta al ricovero prima in ospedale, poi d’urgenza al Sant’Elia di Caltanissetta. Condizioni rese gravissime perché colpita da una emorragia cerebrale. Tre settimane fa aveva ricevuto il vaccino AstraZeneca così come tutti gli insegnanti della provincia.
La prof. non ha reagito ai farmaci. I medici avevano provato tamponare l’edema ma solo un miracolo avrebbe potuto salvarla. Oramai da una settimana respirava artificialmente.
La procura di Gela ha già avviato da giorni i primi accertamenti per stabilire l’eventuale causalità con il vaccino che aveva ricevuto il primo marzo. Una tragedia immane, che ha lasciato sotto shock non solo chi conosceva Zelia ma tutta la città del golfo
