Circa 100 le presenze registrate a Caltanissetta in occasione della “XIII Assemblea Nazionale di Europassione per l’Italia” e del Convegno dal titolo “Grande bellezza. Il patrimonio culturale immateriale italiano in prospettiva. Comunità, istituzioni, sviluppo sostenibile dei territori”, organizzati dall’Associazione Teatro della Parola e dall’Associazione Real Maestranza per Europassione per l’Italia, con il patrocinio del Comune nisseno e per il Convegno anche della Soprintendenza ai Beni Culturali di Caltanissetta, Pro Loco e Diocesi di Caltanissetta. I Delegati insieme agli Accompagnatori e i numerosi Relatori del Convegno sono arrivati in città venerdì 29 settembre 2017. Per loro l’opportunità di assistere anche ai festeggiamenti in onore del Santo Patrono di Caltanissetta in occasione della Festa di San Michele Arcangelo.
Sabato mattina nella cornice del Teatro Regina Margherita si è svolta la “XIII Assemblea Nazionale di Europassione per l’Italia”, in presenza anche del Presidente di “Europassione per l’Italia” Flavio Sialino. Tra i temi trattati un aggiornamento sulle proposte e progetti tra cui quello relativo alla proposta di candidatura, il bilancio e il rinnovo delle cariche, a tal proposito sono state riconfermate le cariche dello scorso quadriennio. A porgere i suoi saluti il Vescovo della Diocesi di Caltanissetta S. E. Mons. Mario Russotto. “In un’epoca in cui c’è sempre più la chiusura del privato e il ripiegamento nell’individualismo stabilire una rete di collaborazione, di intesa, di progettazione è fondamentale”, ha affermato il Vescovo della Diocesi nissena . “Questo fare rete – ha aggiunto – questo collegarsi , questo provare a riportare alcune realtà come il lavoro, come l’artigianato, come appunto le Rappresentazioni della Settimana Santa all’attenzione di tutti, credo che sia un’opera altamente meritoria”.
Numerosi i relatori che hanno realizzato i loro interventi nel corso del Convegno dal titolo “Grande bellezza. Il patrimonio culturale immateriale italiano in prospettiva. Comunità, istituzioni, sviluppo sostenibile dei territori”, moderato dal Membro del Consiglio Direttivo di Europassione per l’Italia-Progetto UNESCO, Gianluca Paternoster. Sul palco del Teatro Regina Margherita hanno preso la parola il Presidente dell’Associazione della Real Maestranza Giuseppe Tumminelli e la Presidente dell’Associazione Teatro della Parola Concetta Cataldo, entrambi per porgere i propri saluti e ringraziamenti ai presenti. Ha parlato invece delle Sacre Rappresentazioni e della Real Maestranza dal punto di vista culturale e storico la Presidente dell’Uciim, Fiorella Falci. “Questa operazione sul patrimonio culturale immateriale di Europassione ha un valore veramente importante perché le Sacre Rappresentazioni, e questo forse non è conosciuto adeguatamente, avvengono su un territorio europeo – ha spiegato – non sono soltanto un’esperienza dell’area Mediterranea del Meridione dell’Europa. Nel momento in cui sono anche uno strumento di identificazione popolare del continente, diventano fattore unificante anche delle identità dei popoli”. A dare un saluto anche l’Assessore del Comune di Caltanissetta Carlo Campione.“Noi siamo contenitore perché i contenuti ce li state mettendo voi tutti – ha dichiarato – sono contenuti apprezzati. E’ la volontà di Caltanissetta di sostenere queste iniziative”. Rivolge la propria attenzione anche alle giovani generazioni pensando alla necessità di creare una maggiore consapevolezza, l’Assessore Ilaria Insisa. “Io credo che questo – ha detto – sia per noi il momento cruciale per riannodare quei fili fra le persone, le Istituzioni, il patrimonio culturale, ma soprattutto la profonda identità di cui tutti noi dobbiamo farci carico e questo significa anche traslare il concetto verso lo sviluppo sostenibile”. La storia di Europassione per l’Italia è stata raccontata dal Presidente dell’Associazione Flavio Sialino, che ha anche spiegato com’è nata l’idea di cominciare il progetto UNESCO e dunque il percorso di candidatura. “Siamo certi – ha affermato – che quello che stiamo facendo ha uno scopo che va al di là di quello che è la nostra rappresentanza di comunità singola ma si innesta in un quadro più generale sia Nazionale che Europeo”. E poi ha aggiunto: “noi con il nostro lavoro creiamo una società coesa, stemperiamo le tensioni, facilitiamo il dialogo, facciamo in modo che le difficoltà personali possano essere difficoltà comuni e come tali affrontate”. “Potrei considerarmi soddisfatta rispetto a quello che noi stiamo raccogliendo relativamente al percorso che stiamo facendo – ha sottolineato l’esperta in candidature del Patrimonio Culturale Immateriale e Responsabile tecnico-scientifico del progetto UNESCO per la rete delle “Passioni di Cristo”, Patrizia Nardi – perché un percorso di candidatura è un percorso di attenzione alternativa al patrimonio culturale materiale o immateriale e quando si fa un percorso di valorizzazione finalizzato alla presentazione di una proposta all’UNESCO, è molto più importante quello che si fa durante il percorso che non l’obiettivo finale, perché l’obiettivo finale è un contesto che appartiene alla comunità, perché prima ha fatto un percorso d’eccellenza”. E proprio questo percorso, cominciato nel 2013, è stato illustrato nel corso del suo intervento. “Tutto questo ci dice che siamo sulla strada giusta – afferma la Dottoressa Patrizia Nardi nelle sue conclusioni – e che queste straordinarie competenze che sono emerse oggi, queste conoscenze, questi saperi, che sono espressi nelle nostre comunità non soltanto nel contesto di Passioni di Cristo ma per tutto ciò che concerne il patrimonio culturale immateriale italiano e del Mediterraneo, meritano un’attenzione particolare”. Fa riferimento alla Convenzione del 2003 il Direttore del Patrimonio Mondiale UNESCO dell’INHA, Instituto Nacional de Antropologia e Historia del Governo Federale del Messico Francisco Javier Lόpez Morales. “E’ una convenzione che ha una visibilità importantissima per il mondo intero”, ha sottolineato. “E’ la seconda convenzione dell’UNESCO che è più conosciuta in tutto il pianeta – ha aggiunto – Questo vuol dire che i popoli fanno molta attenzione a quella che è l’identità di ogni comunità, perché questa convenzione riguarda il patrimonio vivo”. Un altro tema che è stato affrontato anche dal Dott. Morales è il concetto di turismo ed in particolare ha parlato di gestione adeguata del turismo. “Il nuovo programma sul patrimonio culturale e il turismo sostenibile ha come finalità quella di promuovere un nuovo paradigma nel quale la conservazione e la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale dovrà tenere in debito conto le opportunità e le sfide potenziali collegate al turismo in modo che sia riconosciuto come motore di sviluppo sostenibile”. La Direttrice dell’Ufficio Patrimonio UNESCO del Segretariato Generale del MiBACT, Luisa Montevecchi ha fatto riferimento al MiBACT e alle sue attività per il patrimonio culturale immateriale. “I beni culturali sono patrimonio di tutti”, ha affermato. “Quello che è bene culturale per noi – ha poi aggiunto – patrimonio culturale nostro è patrimonio culturale anche degli altri e come tale dobbiamo sentire nostro anche il patrimonio degli altri”. Nel corso del suo intervento si è anche rivolta ai giovani studenti presenti in Teatro. “Conoscere significa innanzi tutto essere consapevoli del valore – ha sottolineato – e se siamo consapevoli del valore lo rispettiamo”. E poi ha aggiunto: “La conoscenza è anche conoscere la nostra identità, cioè sapere chi siamo”. Il concetto di patrimonio culturale immateriale viene analizzato anche dal Presidente Emerito di ICOMOS Italia, Maurizio Di Stefano che nel corso del suo intervento ha fatto riferimento ad un tavolo di riflessione in cui si discuteva “di come un territorio possa non essere più interessante come patrimonio da tutelare laddove questo territorio venga poi abbandonato a sé stesso – ha affermato – o si perda e con esso si perdano gli uomini che ci sono dentro”. “Il territorio deve essere vissuto da quelli che lo abitano – ha aggiunto – deve essere valorizzato dalle persone, quindi questo concetto comincia a camminare e comincia a introdurre il concetto dell’immateriale”. Di sviluppo sostenibile dei territori ha parlato il Direttore della Fondazione Siti UNESCO Sicilia, Aurelio Angelini. “Intraprendere una strada che sia in grado di coniugare le nostre bellezze, il nostro paesaggio, i nostri patrimoni materiali e immateriali con le vocazioni del territorio – ha dichiarato – quella è la strada che la Sicilia deve intraprendere”. Ha partecipato al Convegno anche il Sindaco di Pantelleria Salvatore Gabriele che ha portato sul palco del Margherita la testimonianza della sua esperienza, Pantelleria nel 2014 ha ottenuto il riconoscimento UNESCO per la coltivazione della vite ad alberello. Il concetto di patrimonio viene ripreso dal Fondatore e Vicepresidente dell’Associazione Teatro della Parola Piero Carà durante i suoi saluti in apertura della sessione pomeridiana del Convegno. “L’etimologia della parola patrimonio significa dovere del padre – ha detto – cioè dovere in senso lato di trasmissione, quindi di ciò che si ha il dovere di tralasciare, di tramandarlo ai figli”. A dare i suoi saluti anche il Gran Cerimoniere della Real Maestranza Gerlando Gianni Taibi che ha raccontato delle attività svolte dalla Real Maestranza , della presenza sociale dei Maestri Artigiani nella città e della volontà di trasmettere i loro valori alle nuove generazioni anche attraverso un laboratorio artigianale di falegnameria e tappezzeria ad esempio. Tra i relatori presente Gabriele Desiderio Responsabile dei rapporti con l’UNESCO-Unione Pro Loco d’Italia che ha parlato anche dei progetti sullo spopolamento dei borghi italiani, “in questi borghi si trovano molte di queste tradizioni, di riti, di saperi, si trova questa umanità appunto, questa socializzazione aperta anche all’inclusione delle persone che vengono da fuori – ha dichiarato – Quindi con questi progetti nazionali che miravano a degli obiettivi sociali molto forti ci siamo resi conto di quanto l’aspetto culturale fosse una chiave importante nella vita di questa comunità”. Il Direttore del Coordinamento dei Comuni UNESCO Sicilia Paolo Patanè ha posto l’attenzione sul ruolo dei Comuni e su concetti quali quello di cittadinanza UNESCO. “Fatti i siti UNESCO oggi occorre costruire la cittadinanza UNESCO – ha sottolineato – e comporta uno sforzo delle Amministrazioni Pubbliche, Amministrazioni Comunali, delle Organizzazioni, di tutti, nel trasmettere un certo tipo di valori e trasformarli in una consapevolezza diffusa” . Della struttura dell’ICCN e della sua storia ha parlato il Direttore dell’Ufficio Regionale ICCN per l’Europa e per il Mediterraneo Natale Giordano. Si tratta di un’Organizzazione Non Governativa “composta prevalentemente da città e comunque nata come rete – ha affermato – perché le città, a prescindere che l’80% dell’umanità vive nelle città, dalle più piccole in quelle in contesti rurali alle più grandi, ma le città sono quel palinsesto di beni materiali e immateriali che si intersecano e che raccontano la storia dell’umanità, ospitano le comunità, che sono le reali custodi delle eredità locali”. Introduce il tema di sostenibilità culturale il Sindaco di Caltanissetta Giovanni Ruvolo, “cioè il concetto e la responsabilità – ha sottolineato – delle nostre generazioni di portare alle altre generazioni le nostre tradizioni, le nostre identità attraverso il coinvolgimento. Ed è quello che io sto vedendo nella mia città”.
Un passo avanti è stato dunque fatto dopo quattro anni di lavoro intenso e partecipato. Si va avanti con il perfezionamento delle azioni finalizzate alla presentazione della proposta di candidatura. Il Convegno ha visto anche la partecipazione di alcuni studenti nisseni ed è stato proiettato il video di Umberto Ruvolo dell’Associazione Riti della Settimana Santa che rappresenta alcuni momenti della Settimana Santa.
Sabato 30 Settembre 2017 sono state inaugurate due esposizioni nel Palazzo Moncada: “I Misteri a Caltanissetta: dalle origini ad oggi” a cura dell’Associazione Teatro della Parola e “Nascita e storia della Real Maestranza” curata dall’Associazione Real Maestranza e dall’Associazione Capitani Emeriti della Real Maestranza. Ad accogliere i visitatori all’interno della sala dedicata all’A.Te.Pa c’erano degli attori in costume e accompagnato dal rullo dei tamburi è arrivato anche il Capitano della Real Maestranza insieme alle Cariche Capitanali.
Soddisfatti della buona riuscita degli eventi gli organizzatori, che hanno ricevuto un feedback positivo dai partecipanti che provenivano da diverse parti d’Italia. Molti dei Delegati e Accompagnatori potrebbero tornare infatti in futuro a Caltanissetta, nel corso del loro soggiorno sono stati coinvolti dai sapori, odori e colori della città che hanno visitato, hanno potuto gustare le tipicità culinarie, dai dolci come il rollò ai cibi tradizionali quali le panelle e ballare sulle note dei canti e danze tradizionali. Domenica mattina hanno visitato il Museo delle Vare.