Da quando è iniziata l’emergenza sanitaria il cellulare del Centro antiviolenza di Caltanissetta ha messo di squillare.
Segno che le donne vittime di violenza domestica, relegate in casa con i loro aguzzini, non possono neanche chiamare per chiedere aiuto, anche perché sanno che difficilmente potrebbero ricevere un aiuto concreto per allontanare loro e i loro figli/e, spesso minorenni, dalla costante situazione di pericolo che vivono quotidianamente.
“La struttura di viale Trieste – spiega Anna Giannone, responsabile del Centro antiviolenza “Galatea onlus e il Tulipano” e portavoce del Coordinamento nisseno contro la violenza verso le donne – è stata chiusa per l’emergenza coronavirus, pero’ noi continueremmo ad offrire a distanza consulenza psicologica e legale qualora le vittime ce lo richiedessero. Purtroppo, però, c’è un silenzio assordante, che fa temere il peggio nel momento in cui si concluderà l’emergenza, così come d’altronde è avvenuto a Wuhan”.
“Nei giorni scorsi – continua la Giannone – la Prefettura ci ha chiesto se a Caltanissetta ci sarebbero posti disponibili per situazioni di emergenza, visto che peraltro le Comunità alloggio e le Case rifugio non accolgono al momento altre donne, anche per la riduzione del personale. Ho risposto che, insieme alla cooperativa Etnos, siamo riusciti ad individuare soltanto 8 posti in appartamento. Abbiamo interpellato anche la sezione locale della Croce Rossa, ma per ora deve fronteggiare un’altra emergenza, quella socio-economica, che comunque riguarda anche le donne che subiscono violenza. La scorsa settimana, ad esempio, un partner violento è stato colto in flagranza di reato dalle forze dell’ordine e quindi è stato subito allontanato dalla propria abitazione, ma purtroppo la conseguenza immediata è stata che la compagna è rimasta senza soldi per comprare del cibo ai propri figli”.
I numeri telefonici del Centro antiviolenza nisseno, attivo nelle ore diurne, sono i seguenti: 3801929687 oppure 0934551010
“Oltre a poterci contattare telefonicamente – conclude Denise Franzone, presidente dell’associazione “Galatea onlus” e corresponsabile del Centro antiviolenza – le donne interessate possono scrivere un messaggio sulla chat facebook del Centro oppure una mail inviandola al seguente indirizzo: associazione.galatea@virgilio.it. Infine vorrei ricordare che è attiva a livello nazionale l’applicazione Youpol, che permette di mettersi in contatto in tempo reale con la Polizia di Stato e segnalare, anche da parte dei vicini di casa, eventuali situazioni di pericolo per donne e bambini. In un momento così delicato non si può fare finta di niente, ignorando urla, grida di aiuto, soprattutto per la sacrosanta salvaguardia dei minori”. Maria Grazia Pignataro