Palazzo Chigi riconosca ufficialmente il nuovo ruolo
euromediterraneo di Gela nell’industria green. È quanto ha chiesto il
sindaco Domenico Messinese oggi nel corso del vertice di verifica del
protocollo d’intesa del 2014 al Ministero dello Sviluppo Economico. “Il
premier Renzi – ha detto il primo cittadino di Gela – così come
intervenne alla chiusura della raffineria, chiarisca la posizione del
Governo Centrale ora che abbiamo messo concretamente sul tavolo le nuove
direttrici di sviluppo del territorio”. Da parte sua, il vice ministro
Teresa Bellanova, accogliendo con intelligenza la provocazione, ha
sottolineato che essendo nei compiti del ministero legittimare il
riposizionamento economico di Gela nel quadro strategico internazionale,
lavorerà per soddisfare la necessità espressa di un intervento diretto
del Presidente del Consiglio sulla questione. L’incontro di oggi
registra la decisiva novità di Eni sulla Piattaforma Prezioso K.
L’azienda di San Donato Milanese, dopo il ritardo di un anno accumulato
per i ricorsi pendenti avanzati da alcune associazioni ambientaliste e
alcuni Comuni italiani, punta a recuperare il tempo perduto insediando
gli impianti di trattamento del gas a terra. Una soluzione che
porterebbe buone ricadute sul versante dell’occupazione e della
sostenibilità sociale, economica ed ambientale. In nome di quest’ultimo
elemento è stato ufficializzato l’avvio della procedura Aia, anche per
la realizzazione dello stream reforming, nell’ambito del progetto della
bioraffineria, con un aumento della dotazione tecnologica prevista,
rispetto al protocollo d’intesa, passando da una raffineria di prima a
una di terza generazione. “Al fine di garantire le parti sociali e la
tutela del territorio” il vice sindaco di Gela Simone Siciliano ha
chiesto ad Eni, una relazione tecnica che approfondisca la perorata
causa degli investimenti e le ricadute occupazionali per il diretto e
l’indotto. Immediate rassicurazioni sono arrivate da parte di Eni sul
fatto che la quota di variazione sull’investimento complessivo, non
supererà presumibilmente il 2% e che comunque la stessa non avrà
ripercussioni sugli oneri di compensazione, nonostante il cambio di
strategia sulla soluzione tecnica per la realizzazione della piattaforma
Prezioso K. Comune di Gela, Regione e Ministero hanno stabilito proprio
oggi al Mise il solenne impegno a firmare intanto la destinazione di una
parte di quei fondi per l’atteso progetto del porto rifugio. Le parti
sigleranno ufficialmente l’accordo sul rilancio della portualità gelese
il prossimo 27 settembre, mentre venti giorni dopo sarà la volta di
un’altra battaglia democratica dell’amministrazione Messinese: l’uso
delle acque reflue e delle eccedenze delle acque del Ragoleto, non più
in uso alla raffineria, per usi agricoli. L’assessore all’Ambiente e
allo Sviluppo Economico Simone Siciliano ha proposto infine alla Regione
e al Ministero l’insediamento di un tavolo tecnico permanente a tre per
seguire con maggiore incisività l’iter autorizzativo dei progetti di
risanamento ambientale, rispetto a quanto già proficuamente fatto dalla
Divisione Bonifiche e Risanamento retta al Ministero dell’Ambiente da
Laura D’Aprile. In questo contesto, il Governatore della Sicilia Rosario
Crocetta ha reso nota l’emissione del decreto regionale di
autorizzazione relativa all’Isaf, per un investimento di 50 milioni di
euro.