Unità Siciliana LE API: “Stati Generali per il Sud” per una grande idea

È noto ormai cosa è necessario per il Sud, cioè per rilanciare il Mezzogiorno d’Italia: ridurre la disoccupazione e modernizzare un territorio che risulta arretrato rispetto al resto della penisola, sia dal punto di vista sociale che culturale ed economico.

Ed è anche noto che sono necessari investimenti in infrastrutture immateriali: ricerca, conoscenza, comunicazione veloce; e materiali: autostrade, strade, aeroporti, porti, messi a sistema, con il Ponte quale infrastruttura principe in una strategia di collegamento ferroviario veloce e stradale fra il Meridione, l’Italia e l’Europa.

Riprendiamo quindi l’idea, che abbiamo lanciato qualche tempo fa e ripresa oggi con dovizia di argomentazioni dall’ On Prof. Maurizio Ballistreri, di promuovere gli ” Stati Generali per il Mezzogiorno giacche’ oggi esistono le condizioni economiche, politiche e socio-culturali per affrontare un argomento che nasce con l’Unità d’Italia e perdura fino ai giorni nostri.

La Comunità Europea, infatti, ha destinato all’Italia 172 miliardi di euro più una trentina di miliardi di fondi strutturali per investimenti strategici nel Mediterraneo che abbiano una ricaduta occupazionale e di crescita del territorio dal punto di vista sociale ed economico.

Anche per quanto riguarda la politica, archiviate certe posizioni del “No a TUTTO” e certi atteggiamenti ideologici ormai anacronistici, ci sembra di osservare una certa convergenza di vedute  positive sull’argomento Ponte: persino esponenti di spicco dei pentastellati e ministri Dem sembrano concordi nel dichiarare la loro adesione all’idea del Ponte quale struttura strategica indispensabile per portare l’alta velocità sino in Sicilia , per rendere uniforme la rete ferroviaria in tutto il territorio italiano in una logica di continuità territoriale e di coesione nazionale.

E’ quindi arrivato il momento di promuovere gli “Stati Generali per il Mezzogiorno” e ad organizzarli, se ne è capace, dovrà essere il nostro Presidente della Regione, in quanto la Sicilia è la più grande è la più popolosa del Sud Italia.

Musumeci ci sembra invece occupato a cedere poltrone e assessorati alla lega di Salvini piuttosto che interessarsi ai problemi del Meridione.

Che dimostri la sua capacità di mobilitare le classi dirigenti meridionali, gli imprenditori, i sindacati, gli architetti e gli ingegneri specialisti in area vasta, i presidenti delle regioni del sud, insomma “un centinaio di uomini d’acciaio – come scrisse il meridionalista campano Guido Dorso – capaci con abnegazione e intelligenza di lottare per una grande idea”.

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