Ultima Cena all’Expo, è falsa partenza

CALTANISSETTA – Falsa partenza per la vara dell’Ultima cena all’Expo. Non è previsto, almeno per il prossimo fine settimana nessun trasporto del gruppo sacro dei Biangardi ma bisognerà attendere ancora qualche giorno per fissare la data del tanto atteso trasferimento.
A renderlo noto è l’assessore all’innovazione e sviluppo Massimo Bellomo il quale raggiunto telefonicamente ha smentito la notizia che giorni addietro circolava sul web e nei giornali della partenza da Caltanissetta fissata per sabato 10 ottobre.
Dunque, ancora nessuna novità sul da farsi, bisognerà attendere qualche giorno e forse settimana.
Resta tutto da stabilire così come la disposizione e gli accreditamenti degli addetti tecnici che dovranno accompagnare il gruppo sacro a Milano, il cui numero, almeno per il momento, – spiega l’assessore Bellomo – è ancora da definire. Data quest’ultima che dovrà essere concordata con il detentore del gruppo sacro Michele Palmeri del ceto dei panificatori. Saranno, infatti, proprio loro che accompagneranno l’opera dei Biangardi all’Expo.
“Ci sono delle regole molto rigide legate al trasferimento della vara”, spiega l’assessore allo sviluppo e all’innovazione, e bisogna che quest’ultime vengano pianificate in maniera corretta.
La città, ad ogni modo deve sapere quando e come la vara partirà da Caltanissetta” – prosegue Bellomo il quale organizzerà una conferenza stampa a palazzo del Carmine per far luce sulla vicenda che per mesi è stata al centro dell’attenzione mediatica.
La vara dell’Ultima cena, unica smontabile e perciò trasportabile, è il primo gruppo sacro che varcherà il confine nisseno per occupare il Cluster biomeditarreneo milanese. Un evento esclusivo il cui trasporto è costato all’amministrazione comunale 17.000,00 euro poichè saranno necessari degli automezzi capienti in grado di trasportare le tredici statue, Gesù e i dodici discepoli, realizzate dai Biancardi 130 fa che da Caltanissetta raggiungeranno Palermo per poi,via nave, arrivare al porto di Genova ed infine Milano.
Saranno solo le statue a raggiungere Milano, nessun “baiardo” e il tavolo sul quale siedono Gesù e i suoi seguaci ma il tutto verrà sistemato su una pedana ed il tavolo sarà una riproduzione fedele all’originale. Una teca, inoltre, proteggerà l’opera nissena, precauzione questa necessaria per preservare il patrimonio artistico della città.
Sembrerebbe, dunque, quasi tutto pronto per l’avventura milanese dell’Ultima Cena, la vara più grande del giovedì santo, lunga ben 5,20 metri. Un’operazione che ha richiesto costi non indifferenti garantiti dal finanziamento di sponsor privati che hanno risposto alle richieste del primo cittadino Giovanni Ruvoloche ha ribadito come la trasferta milanese della vara dei Biangardi sia un’occasione di occasione di promozione internazionale della settimana santa nissena.

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