La Legge 62/2024 introduce una riforma significativa per le politiche sulla disabilità in Italia, con una definizione più inclusiva e un nuovo sistema di gestione per invalidità , Legge 104, indennità di accompagnamento e di frequenza.
La sperimentazione è partita il 1 gennaio 2025 in nove province (Brescia, Trieste, Forlì-Cesena, Firenze, Perugia, Frosinone, Salerno, Catanzaro e Sassari) con l’introduzione di un nuovo certificato medico per la richiesta dei benefici. Dal 1° gennaio 2026 la riforma si estenderà a tutto il territorio nazionale.
Criticità e impatto sulla società
Nonostante l’obiettivo di semplificare le procedure e favorire l’inclusione, emergono diverse problematiche:
Burocrazia complessa: il nuovo sistema ha generato disorientamento tra i cittadini, minore assistenza qualificata e un aumento dei costi per il certificato medico.
Ritardi nell’implementazione: dopo quasi due mesi dall’avvio, l’INPS non ha ancora rilasciato la versione definitiva del certificato e nessun cittadino è stato convocato a visita.
Sovraccarico dei medici di famiglia: già impegnati nella gestione quotidiana dei pazienti, devono ora affrontare ulteriori responsabilità amministrative.
Il ruolo dei patronati a rischio
I patronati hanno sempre fornito un supporto fondamentale alle persone con disabilità , offrendo consulenza, assistenza burocratica e orientamento. Tuttavia, la riforma potrebbe ridimensionare il loro ruolo, lasciando i cittadini più vulnerabili senza un punto di riferimento chiaro. Il rischio è che molte persone, di fronte a procedure più complesse, rinuncino ai propri diritti.
Pur vivendo in un’epoca di digitalizzazione e intelligenza artificiale, è essenziale ricordare che le persone vengono prima della tecnologia. L’inclusione non può prescindere dall’empatia e dal supporto umano. affinché la riforma sia davvero efficace, occorre integrare le nuove disposizioni con il ruolo insostituibile dei patronati, garantendo accessibilità , ascolto e sostegno reale alle persone con disabilità.
Per ulteriori informazioni, è possibile rivolgersi al Patronato UIL, situato in via Napoleone Colajanni a Caltanissetta.