SAN CATALDO – Nel corso della recente campagna elettorale abbiamo in più occasioni dichiarato che, qualora fossimo stati investiti della responsabilità di governo della città, quale primo atto amministrativo, avremmo provveduto a ripristinare il “Servizio di fornitura pasti, doccia e lavaggio biancheria per soggetti in stato di bisogno”. Ritenevamo, e lo riteniamo ancora di più oggi, che tale servizio rivesta una grande valenza sociale e simbolica. Esso rappresenta l’essenza stessa dell’idea di comunità, che come tale non può esistere senza la doverosa attenzione verso il disagio e senza il concreto sostegno a chi è più sfortunato.
L’importanza di tale servizio è riconducibile al suo notevole impatto sociale che, in quanto strumento essenziale di sostegno e di attenzione della comunità verso le fasce meno abbienti, ed è ulteriormente testimoniata dal fatto che tutte le amministrazioni che si sono susseguite dal 1997 (anno della sua istituzione) al primo gennaio 2020 (data nella quale è stato sospeso) ne hanno garantito l’espletamento.
Indispensabile pertanto ci appare il suo ripristino anche alla luce del costo non eccessivo per le esigue casse del comune. In coerenza a tutto ciò i consiglieri Vincenzo Naro (Tradizione e Futuro), Bartolo Mangione e Rosario Aprile (Vassallo sindaco di San Cataldo), anche se dai banchi della minoranza, hanno provveduto a depositare una mozione di indirizzo nei confronti dell’Amministrazione Comunale, al fine di attivare tutte le azioni necessarie al ripristino con immediatezza del “Servizio di fornitura pasti, doccia e lavaggio biancheria per soggetti in stato di bisogno”.
Siamo certi dell’attenzione che il Consiglio mostrerà su questo tema, poiché in maniera trasversale già nel dicembre 2019 diverse forze politiche cittadine, oggi presenti all’interno del civico consesso (sia tra i banchi della maggioranza, che in quelli della minoranza) chiedevano all’allora COMMISSIONE STRAORDINARIA di intervenire per il ripristino del servizio sospeso. L’auspicio è che tale mozione trovi pieno sostegno in Consiglio, divenendo un chiaro segnale di unità della politica cittadina su temi, come quello della mensa per gli indigenti, che toccano le necessità più impellenti dei nostri concittadini.