Tradizione e Futuro, duro attacco al Partito Democratico

SAN CATALDO – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Dopo appena 47 giorni assistiamo alle prime crisi coniugali nella maggioranza, neanche il tempo di digerire lo spumante stappato a suon di “Bella Ciao” in piazza!

Rimaniamo basiti dalle parole dal tono quasi squadrista usate dall’Assemblea del Partito Democratico nel dare il bel servito al semplice “militante di partito” (leggasi ing. Scarciotta) che, per quello che ci riguarda, pensavamo rappresentasse una sorta di “Padre Nobile” del PD.

Il comunicato stampa odierno è politicamente gravissimo per i seguenti diversi motivi.

Il Partito Democratico, affermando che “l’elezione del Presidente del Consiglio Comunale è stato un percorso accidentato, in cui la maggioranza ne è uscita con evidenti fratture”, ci dimostra che il ritardo nella convocazione del primo consiglio comunale, in realtà, era figlio del mancato accordo all’interno della maggioranza e dichiara chiusa la primordiale alleanza PD-M5S, certificando quello che tutti sapevamo: il Movimento era utile in campagna elettorale solo per i bagni di folla con il presidente Conte!

Il comunicato dimostra, inoltre, che l’apertura alla minoranza, dichiarata in consiglio comunale, era una palese presa per i fondelli in perfetto stile PD sancataldese (vedasi Amministrazione Raimondi) non tanto verso i singoli consiglieri comunali di opposizione ma nei confronti di circa il 60% degli elettori sancataldesi che quei consiglieri rappresentano.

Ci dimostra, infine, che il Partito Democratico preferiva l’elezione di un candidato della lista de Le Spighe piuttosto che l’attuale Presidente del Consiglio Comunale che, fino a prova contraria, era candidato autonomo nella lista del PD;

Se questi problemi emergono con tale forza e rapidità a meno di due mesi dalle elezioni, stravolgendo il partito che, almeno sulla carta, dovrebbe essere il più strutturato della compagine di Governo della città, figuriamoci cosa succede, sottotraccia, nell’intera coalizione!

Prendiamo atto del fatto che il rappresentate del PD in giunta sia Marco Andaloro, evidentemente l’ass. Guttilla, che è anche Vicesindaco, non è considerata espressione di partito; alla luce di ciò, sommessamente, facciamo notare che il Partito Democratico si è ridotto con soli due consiglieri e un assessore e che, quindi, la nuova vera forza trainante della maggioranza è il M5S che, paradossalmente, possiede solo la vicepresidenza del consiglio grazie all’opposizione, senza la quale, viste le congiure presenti in maggioranza, staremmo ancora discutendo sulla presidenza.

Infine ci viene da piangere leggendo la “tirata di orecchie” che l’Assemblea cittadina ha riservato al Sindaco… figuriamoci cosa succederà per le prossime elezioni regionali quando si dovranno onorare tutti i pagherò sottoscritti in campagna elettorale!

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