Sono 198 gli enti del Terzo settore ammessi nel Registro unico nazionale (Runts) dopo la sospensione dei decreti di cancellazione, predisposta dall’assessorato regionale delle Politiche sociali, che riguardava 843 associazioni. A oggi, dunque, su 2.573 enti che dovevano provvedere a regolarizzare la loro posizione per l’inclusione nel Registro, 1.928 hanno presentato la corretta documentazione. Ne rimangono, invece, esclusi 645.
«Sospendere l’esecutività dei decreti – dice l’assessore regionale delle Politiche sociali, Nuccia Albano – ha consentito a questi enti di fornire la documentazione corretta ed essere quindi iscritti al Runts. I nostri uffici hanno svolto un lavoro attento e preciso, nell’interesse di tutto il settore, e si sono sempre resi disponibili a fornire ogni eventuale chiarimento. Gli oltre 9 mila enti presenti sul territorio svolgono importanti prestazioni per le fasce più deboli della popolazione, promuovendo valori di solidarietà, inclusione e partecipazione e l’attività di controllo dello Stato e dell’amministrazione regionale è un elemento essenziale per evitare forme di illegalità o di criminalità diffusa».