A teatro con “La vida es sueño” degli alunni del “R. Settimo”

CALTANISSETTA – “Qué es la vida? Una ilusión, una sombra, una ficción…Que toda la vida es sueño y los sueños, sueños son…”. È questa una delle citazioni più famose tratta dall’opera teatrale di Calderón de La Barca, “La vida es sueño” rappresentata presso il teatro Supercinema di Caltanissetta. A distanza di più di tre secoli il dramma di Segismundo, principe polacco, ingiustamente imprigionato dal padre per timore che si avveri una tragica profezia, cattura l’attenzione e la curiosità degli studenti del Liceo Classico, Linguistico e Coreutico “R. Settimo” e di tanti altri ragazzi delle scuole medie e superiori della nostra città che hanno assistito allo spettacolo in lingua spagnola, liberamente ispirato all’opera dello scrittore madrileno.   Realtà vs sogno, amore e onore, libero arbitrio e ragion di Stato, sono alcuni dei temi trattati nell’opera, resi ancora più coinvolgenti grazie alle musiche e alla performance dei giovani attori della compagnia España Teatro che hanno saputo intrattenere e conquistare l’attenzione del pubblico.  La trasposizione ai nostri giorni di un’opera considerata da sempre una delle più significative della letteratura spagnola,  ha permesso ai nostri studenti  di assistere in modo consapevole  e interattivo  a uno spettacolo avvincente e  divertente;  al  resto ci hanno pensato la musicalità della lingua spagnola, da oggi sicuramente ancora più amata e l’entusiasmo dei ragazzi, in special modo di alcuni del nostro Liceo che, chiamati sul palco, anche se solo per qualche minuto, si sono sentiti i  veri “matadores”  della scena.

Ma lo spettacolo non è stato solo un momento di intrattenimento ludico grazie agli spunti di riflessione che si sono alternati alle canzoni in lingua spagnola più ascoltate del momento.  Il sogno, una delle tante realtà possibili, al punto da non permetterci di distinguere la realtà in cui viviamo è la risposta di Segismudo  a uno degli interrogativi esistenziali di sempre: “Cos’è la vita?  Un’illusione, un’ombra, una finzione….”.  Probabilmente in ognuno di noi alberga una risposta diversa, o magari anche noi, come il principe polacco, pensiamo che tutta la vita sia un sogno e i sogni, del resto sono solo sogni evanescenti, fragili, illusori….  Per il momento lasciamo che i nostri ragazzi trovino da soli la loro risposta con la consapevolezza che, se magari non si riconoscono nelle affermazioni di Sigismundo, sicuramente si identificano nella domanda che a distanza di secoli ci pone.

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