RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
“La FAPI di Caltanissettas, in conformità a quanto espresso dalla Federazione Nazionale, si dichiara contraria ad un’ulteriore tassa di soggiorno ed un’ Iva sul turismo come proposta dall’ ANCI , e, addirittura la Fapi, rimane sconcertata nel sentir dire che si vuole proporre una tassazione anche sui viaggiatori.Tali imposte, la descriviamo come dannosa, e di sicuro non risolverebbero i problemi di bilancio degli enti locali , anzi li penalizzeranno ancor di più, ed avrebbe un’ impatto dannosissimo principalmente sulle attività commerciali e ancora di più sui viaggiatori italiani e stranieri, che sicuramente sceglierebbero altre località europee da visitare.
“Qui in Italia, già i turisti sono perseguitatati il turista dalle gabelle locali (specialmente nelle città metropolitane o di grande interesse storico-culturale ed architettonico). con il pagamento obbligatorio della cosiddetta tassa di soggiorno, che nella capitale ha raggiunto già otto euro, non considerando ll’imposta sui traghetti sui , sui tram turistici e sull’ ingresso in alcuni centri storici. Complessivamente, se includiamo il prelievo IVA sulle le prestazioni turistiche.
Il nostro sistema fiscale, incassa ad oggi i 2,5 miliardi di euro circa ogni anno sui viaggiatori. e un’ulteriore vessazione in questo settore, aggiungendo i suddetti tributi locali proposti dall’ ANCI , DIVENTEREBBE IMBARAZZANTE nei confrinti di chi, vuole VISITARE LE BELLEZZE DELLA NOSTRA NAZIONE, e poi , di questi ulteriori incassi, come possiamo facilmente prevedere al turismo non darebbe quasi nulla o ben poco. Infatti sull’imposta di soggiorno , nata con lo scopo di assicurare agli Enti locali le risorse per potenziare i servizi turistici , in realtà e’ stata utilizzata solo per provvedere a finanziare i tagli fatti dallo, rimanendo la stessa infatti una vera e propria tassa sui turisti.
“Il turismo vale circa il 10% del nostro Pil ed è uno dei più efficaci volani di sviluppo economico per l’Italia; ma se utilizzaiamo chi viene da noi in visita solo per fare cassa, rischiamo di incrinare il nostro rapporto con gli stessi i.
O forse L’expo ed il Giubileo hanno fatto fiorire le menti di qualche scenziato dell’ANCI?
