“Se l’atteggiamento di RFI non cambierà nelle prossime 48 ore siamo pronti a fare le barricate sui luoghi, per evitare l’ennesimo scempio di cemento, che va contro la tutela dell’ambiente e del paesaggio, della storia, della cultura, del turismo, dello sport, tutti valori che invece l’Europa con il PNRR vuole promuovere e valorizzare”.
A dirlo è Marco Guerriero, responsabile enti locali del Pd, a proposito di un progetto per potenziare il sistema ferroviario nella zona di Termini Imerese ma che “cancellerebbe” in un colpo solo parte dello storico percorso della Targa Florio.
“È inverosimile – dice Guerriero – che RFI non sia sensibile al mantenimento del percorso originale della Targa Florio, e ripresenti dopo 20 anni un progetto già bocciato da tutti i governi della città di Termini Imerese, compreso quello attuale che ha sollevato non poche perplessità in termini di efficienza, di efficacia e di realizzabilità. Ed anche perchè la nuova infrastruttura cancellerebbe dalla memoria Floriopoli, il punto più importante, da dove passano tutti e tre i percorsi della storica Targa Florio”.
Il responsabile enti locali del Pd a novembre aveva promosso con il gruppo del Pd Sicilia all’ARS la presentazione di un emendamento alla legge di Bilancio formulato dal comitato affinché la Regione stanziasse le somme necessarie all’acquisto del marchio della Targa Florio. “Tuttavia – aggiunge Guerriero – il Governo regionale dopo aver recitato la parte dell’interessato e sostenuto che disponesse già delle somme, ha bocciato l’emendamento per poi non procedere con l’acquisto del marchio, mentre diverse amministrazioni locali erano pronte a partecipare alla spesa. È inaccettabile che la Regione stia a guardare senza attivare le proprie prerogative a rispetto della legge regionale che tutela e salvaguarda sia il marchio sia il percorso della Targa”.
Guerriero lancia dunque un appello a tutte le amministrazioni coinvolte nel percorso della storica gara automobilistica affinché manifestino pubblicamente il loro dissenso alla distruzione di Floriopoli ed alla vendita del marchio Targa Florio.
“Un altro appello – dice – lo rivolgo direttamente al sindaco della Città Metropolitana di Palermo, che ha ricevuto la proprietà delle aree dove sorge Floriopoli: intervenite immediatamente in nostro favore. Non rendetevi complici di questa disfatta per la nostra comunità. Nel frattempo stiamo formalizzando in queste ore le osservazioni consentite dalla legge per rendere più efficiente il progetto, adattandolo alle esigenze del territorio che dovrà servire, bocciando qualsiasi idea possa in qualche modo agevolare anche alla lontana, anche involontariamente, gli effetti negativi della globalizzazione dell’utilizzo del brand Targa Florio, che invece vogliamo custodire in Sicilia”.