Subentro di Siciliacque a Girgenti Acque? Il Forum siciliano ABC: sarebbe un’ingerenza gravissima, la Regione smentisca e rispetti in ogni sua parte la legge 19/15.
Apprendiamo dalla stampa di un possibile subentro nella gestione commissariale prefettizia di Girgenti Acque da parte di Siciliacque. Notizia che si mette in relazione all’attuale scontro tra l’Assemblea Territoriale Idrica composta dai Sindaci della provincia agrigentina e la Regione, Assessorato all’energia e servizi di pubblica utilità, che ha commissariato l’ATI per la redazione del piano d’ambito ed in seguito l’ha diffidata ad un nuovo commissariamento.
Ribadiamo ancora una volta la posizione del Forum siciliano ABC contrario ad ogni commissariamento da parte della Regione Siciliana dell’ATI. Sono gli Enti locali agrigentini che devono assumersi la responsabilità politica di indirizzare verso la gestione pubblica e partecipativa dell’Acqua ed al rispetto della legge. I privati ad Agrigento hanno già fallito.
Chiediamo all’ATI di Agrigento, ai Sindaci ed ai Consigli Comunali, gli unici titolati per legge, di accelerare su tutte le procedure per giungere rapidamente all’approvazione dello statuto della Azienda speciale consortile, della redazione dell’aggiornamento del Piano d’Ambito, del completamento dell’accertamento dei requisiti previsti dall’ex articolo 147 del Decreto legislativo 152/2006, in modo da avviare concretamente e pienamente la gestione pubblica e partecipativa del ciclo delle Acque in continuità con quanto già deliberato scegliendo di costituire quale futuro gestore pubblico del SII un’azienda speciale consortile.
Il Forum siciliano ha sempre paventato la possibilità che il privato uscito dalla porta a suon di interdittiva antimafia potesse rientrare dalla finestra, ma sarebbe gravissimo se fosse proprio la Regione, attraverso i Commissariamenti, a favorire il subentro di un nuovo soggetto privato.
Ricordiamo che Siciliacque, il gestore del cosiddetto sovrambito voluto da Cuffaro, appartiene per il 75% alla multinazionale francese Veolia e per il restante 25% alla Regione, che dalla sua compartecipazione alla società di capitali non solo non ricava un centesimo, ma al contrario continua ad erogare fondi pubblici la cui entità andrebbe finalmente quantificata come richiesto dal Forum in tutte le sedi. É noto a tutti che Girgenti Acque prima di essere esautorata dalla mala gestione del servizio idrico integrato aveva accumulato diversi milioni di debito con Siciliacque. Ma è del tutto evidente che il credito deve essere vantato nelle sedi deputate e nei confronti di chi lo ha contratto. La possibilità ventilata dalle notizie di stampa che invece venga “scambiato” con l’approdo della multinazionale francese alla gestione del SII nella provincia di Agrigento sarebbe di una gravità inaudita.
Per il Forum siciliano ABC una cosa deve essere chiara: i debiti del vecchio gestore non possono transitare sul nuovo soggetto interamente pubblico, l’azienda speciale consortile, che si andrà a costituire.
Il Forum chiede al Presidente della Regione Musumeci ed all’Assessore al ramo Pierobon di smentire pubblicamente di star lavorando a questa ipotesi, nel solco delle scellerate scelte privatizzatrici dei governi che lo hanno preceduto, che moltissimo sono già costate in termini economici, di danno ambientale, in disagi e costi esorbitanti subiti dai cittadini che in Sicilia pagano l’acqua due volte, prima a Siciliacque poi ai gestori locali.
L’auspicio è che sia solo una coincidenza che si cominci a ventilare pubblicamente l’ipotesi di un subentro di Siciliacque a Girgenti Acque dopo la Sentenza del TAR Sicilia del 10 febbraio 2020, che dando ragione ai ricorrenti AMAP di Palermo ed ATI di Agrigento, ha stabilito che la Regione non ha competenza sulla determinazione delle tariffe di Siciliacque ma che ha l’obbligo ad avviare, in ogni caso, la verifica della convenzione con Siciliacque e non al contrario di favorirla aldilà di ogni dispositivo legislativo.
Si chiede con forza alla Regione Siciliana, invece che procedere con commissariamenti verso Enti che stanno lavorando per attuare la normativa, a rispettare in tutte le sue parti la legge regionale 19/2015, a cominciare dall’articolo 6: “… il Presidente della Regione valuta la sussistenza dei presupposti per l’eventuale esercizio del diritto di recesso dalla Convenzione con Siciliacque S.p.A. ed in ogni caso avvia le procedure per la revisione della stessa”.