CALTANISSETTA – La Procura di Caltanissetta indaga sull’esplosivo trasportato da una nave affondata al largo delle coste della Calabria e su cui la ‘ndrangheta avrebbe messo le mani da anni. La nave, la “Laura C” silurata e affondata nel 1943, sarebbe utilizzate dalla cosca calabrese Iamonte di Melito Porto Salvo come un supermarket di tritolo C4. Nelle stive della nave erano presenti 7 tonnellate di esplosivo. Ieri il procuratore di Reggio Calabria, Federico Cafìero De Raho ha confermato di aver inviato gli atti anche ai pm di Caltanissetta che si occupano delle stragi di Capaci e via D`Amelio. “Sono accertamenti che la Procura di Caltanissetta ha fatto ma rientrano in un`altra indagine”. Proverrebbe proprio dalla “Laura C” l’esplosivo che le cosche calabresi volevano utilizzare per l’ex sindaco di Reggio, Scoplellti, e che venne trovato in un bagno di Palazzo San Giorgio.