Stoccaggio amianto nel nisseno, Mancuso (FI): “Quanta ignoranza da certi Amministratori locali, allarmano senza conoscere il piano sicurezza del Governo”

“In merito alle uscite del sindaco di Caltanissetta Gambino, di Mussomeli, Catania e del M5S sul tema dell’amianto nel nisseno, mi preme sottolineare che il loro atteggiamento populista risulta stucchevole e ignoranteoltre che ridicolo in rapporto ai fatti che il Governo regionale sta portando avanti. Abbiamo partecipato a diversi incontri con tecnici, esperti e addetti ai lavori. Il responsabile della Protezione civile regionale, in Commissione ambiente all’Ars, alla presenza degli stessi sindaci che oggi alzano la voce, ha sottolineato che la miniera di Milena non sarà interessata allo smaltimento dell’amianto, così come quella di Bosco, che sarà preventivamente soggetta a un processo di bonifica che durerà anni. Questa loro fretta, quasi voler dimostrare che stiamo andando incontro ad un cataclisma è ridicola e insignificante. Piuttosto sarebbe opportuno che cominciassero a pensare ad amministrare un po meglio lcittà, perché la loro impronta è pressappoco anonima, sotto tutti i punti di vista”. Lo afferma il deputato regionale di Forza Italia, on. Michele Mancuso.

Ho appena avuto un confronto con all’assessore regionale al ramo, Toto Cordaro, il quale – continua il Parlamentare – sottolinea che siamo ancora in una fase di individuazione dei siti. Mettere quindi le mani avanti e allarmare la cittadinanza su una cosa tra l’altro inesistente, ma al tempo stesso necessaria, come il piano di smaltimento dell’amianto, è pretestuoso. Intendiamoci, non il piano inteso da Gambino, come trasformazione: questo è sintomo di ignoranza assoluta. L‘amianto non va smaltito, non va trasformato ma va coibentato, congelato, non toccato”.

Poi vale sempre una tesi – conclude Mancuso – quella discussa nel primo consiglio comunale che si è tenuto nel comune di Milena e poi a Serradifalco – per inciso, a tutti i partecipanti va il mio ringraziamento perché in quell’occasione hanno partecipato con grande onestà intellettuale e umiltà nell’affrontare la tematica. Sono meglio cento mila tonnellate sottoterra che una piccola particella nell’aria, perché la stessa può essere respirata da chiunque di noi. La smettano dunque di adottare la tattica del terrorismo psicologico perché la gente oggi ha un altro tema a cui pensare che è quello della salute. Noi ci stiamo attivando per realizzare finalmente un piano amianto che possa risolvere il problema. Le modalità le decideranno gli esperti, non certo quattro ignoranti. Occorre garantire alle persone la salute e la conservazione in sicurezza dei prodotti che possono essere pericolosper le stesse”.

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