Stabilizzazione degli operai della Forestale Siciliana, Snalv: disinteresse della Regione

Giace, infatti, ormai da mesi, nelle secrete delle Commissioni dell’Assemblea Regionale Siciliana, un disegno di legge che, negli intenti della politica isolana, dovrebbe, finalmente, porre fine, con una stabilizzazione sempre decantata ma mai attuata, al precariato più vetusto della storia siciliana, ovvero a quello che interessa decine di migliaia di lavoratori ovvero quelli adibiti ai lavori forestali.

Lo Snalv Confsal, ripetutamente, attraverso tutti gli Organi di Stampa, pur restando una voce clamante nel deserto, ha denunciato l’immobilismo della politica siciliana in merito alla soluzione di un problema atavico, che coinvolge i destini dei predetti lavoratori e delle loro famiglie, considerato il perenne stato di precarietà nel quale, i lavoratori in parola si vedono costretti ad operare.

Si ha notizia di un disegno di legge governativo che, ormai, da numerosi mesi non riesce ad approdare all’attenzione dell’Aula per tutta una serie di veti incrociati che, a parere della scrivente Organizzazione Sindacale, prima o poi, finiranno per affossarne la favorevole approvazione.

Attorno al detto disegno di legge aleggia un silenzio assordante, che non viene scalfito da nessuna denuncia, mentre i lavoratori attendono di conoscere quale sarà il loro futuro destino.

Il disegno di legge in parola, creando due distinte categorie di lavoratori forestali, ovvero di quella degli operatori che dovrebbero svolgere centoventi  e  centoottanta giornate con il blocco del turnover per accedere alla  fascia degli OTI, continua a non risolvere il problema del precariato lasciando alla volontà della sola politica il destino di precariato di tanti lavoratori ormai stanchi di subire tale stato di fatto.

Questa Organizzazione Sindacale ritiene, di converso, che la soluzione del problema passi attraverso la concreta attuazione di un’ipotesi di lavoro che veda stabilizzati tutti gli operai forestali utilmente impegnati nel contingente regionale, con la resa dei loro servizi per tutto l’anno solare in diretta collaborazione anche con gli enti locali.

La superiore proposta trova fondamento nell’utilità di, definitivamente, eliminare una circostanza di fatto che vede l’intero patrimonio boschivo regionale abbandonato al proprio destino d’incuria ed esposto alla distruzione, per come la recente storia dell’anno, appena trascorso, ci ha mostrato con centinaia di ettari di bosco bruciati.

L’utilizzo dei lavoratori forestali per l’intero anno solare è presumibile, che giovi anche a tutti gli Enti Comunali Siciliani ed ai loro Sindaci i quali potrebbero avvalersi della competenza acquisita dai lavoratori in commento spendendola in azioni di tutela, cura e salvaguardia dei territori comunali.

Ciò detto lo Snalv Confsal nel rivolgere un appello ai Signori Sindaci della Regione Sicilia al fine di fare sentire la loro autorevole voce in merito a un tema assai sensibile quale quello della tutela del territorio, auspica che anche i deputati regionali, componenti dell’Assemblea Regionale Siciliana, senza distinguo di appartenenza politica,  possano spendere il loro autorevole ufficio, affinchè la riforma di cui è commento nel presente comunicato stampa, abbandonate le secche stagnanti della melina tra contrapposte ideologie politiche, possa navigare verso la sua approvazione,  dando concreta risposta, sì, agli interessi dei lavoratori, ma anche quello generale della salvaguardia del territorio.

Lo Snalv chiede, anche, alla deputazione di tutte le Province Siciliane, ai Signori Sindaci di mobilitarsi privilegiando l’interesse collettivo, misconoscendo politiche di parte, favorendo così, la veloce approvazione della legge di riforma.

Rivolge, ancora, un invito agli Ispettorati Ripartimentali delle Foreste ed alle Aziende Demaniali Forestali di spendere il loro ruolo in termini di protagonismo attivo fornendo un costruttivo contributo al varo della riforma, quali profondi conoscitori delle tematiche dibattute.