SRR. Cgil, Cisl e Uil: quali le azioni?

L’allarme lanciato dal presidente della SRR Provincia Nord, il sindaco di Caltanissetta Giovanni Ruvolo, a seguito dell’ordinanza della Regione con cui i comuni devono conferire i rifiuti solidi urbani a Lentini e non nella più vicina Siculiana, denota una carenza di progettualità di fondo della nuova SRR Caltanissetta Provincia nord.

Se è vero, infatti, che costerà di più conferire i rifiuti a Lentini piuttosto che a Siculiana, è altrettanto vero che rappresentare tale circostanza come unico problema del servizio rifiuti nell’ambito territoriale nisseno è fuorviante e riduttivo da parte del presidente della SRR.

La Società di regolamentazione rifiuti non è partita per responsabilità suddivisibili a vari livelli. Di certo, però, dai comuni e dai sindaci dell’assemblea così come dal consiglio d’amministrazione, ci si sarebbe aspettati ben altra progettualità e soprattutto atti concreti già adottati essendo trascorso quasi un anno dall’elezione del nuovo CDA.

Ad oggi la SRR non ha adottato il piano d’ambito, non ha avviato la pianta organica così come espressamente previsto dalla Legge Regionale n.9 del 2010 e non si hanno notizie sull’iter per l’ampliamento della discarica di contrada Martino a Serradifalco.

Avevamo indicato come giusta la strada intrapresa dal commissario della Srr “provincia nord”, Enrico Vella per l’ampliamento della discarica pubblica di contrada Martino, nell’ambito di un progetto innovativo di raccolta e conferimento dei rifiuti.

Comprendiamo che raggiungere discariche in territori ancor più lontani comporta oggettivamente un costo maggiore, ma dobbiamo ribadire ancora una volta che solo un’impiantistica adeguata rappresenta una concreta possibilità per diminuire la Tari e creare posti di lavoro, insieme alla raccolta differenziata.

A questo punto chiediamo al presidente Ruvolo quali azioni ha messo in campo la SRR da lui presieduta, quali servizi di scala ha concordato con gli altri comuni, quali progetti sono già in cantiere, quali atti prodotti per incentivare la raccolta differenziata.

Non è solo con le rivendicazioni, seppur condivisibili, che si può rendere efficiente il servizio rifiuti. Non dovremmo essere noi a ricordare ai sindaci della SRR che il comparto è al collasso e l’Ato Ambiente CL1 in liquidazione è al fallimento. Da due anni l’Ato CL1 è in liquidazione e i costi continuano a ricadere sui cittadini nonostante il liquidatore, per Legge, non abbia più competenze gestionali.

I Sindacati già mesi addietro avevano posto sul tavolo il tema dell’impiantistica in relazione al servizio rifiuti. Impianti moderni, eco compatibili, correttamente dimensionati e tecnologicamente avanzati per il compostaggio, pretrattamento, biogas, trattamento a caldo, consentono di comprimere al minimo indispensabile il conferimento del rifiuto tal quale.

L’ ampliamento della discarica di contrada Martino a Serradifalco è un’opportunità per i comuni del territorio, per evitare le discariche fuori provincia.

Ma era ed è un doppio banco di prova. Perchè lì si misura la capacità di captare i fondi della programmazione europea per progettare e avviare i lavori, di concerto con il dipartimento acque e rifiuti della Regione Siciliana, che va coinvolto e sollecitato.

Solo se si consolida un proficuo dialogo tra istituzioni a vari livelli e forze sociali, si potrà uscire da questa grave crisi.

L’assemblea dei sindaci e il Cda della SRR, trovino gli strumenti operativi insieme al commissario della Srr “provincia nord”, Enrico Vella, soggetto preposto a far giungere le istanze e i progetti al tavolo della Regione Siciliana e dell’assessorato all’energia

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