Sommatino, parte il restauro dell’asilo parrocchiale

SOMMATINO (CL) – Prenderanno il via nei prossimi giorni  i lavori di recupero conservativo dei locali dell’ex asilo inter-parrocchiale di Sommatino. Un progetto ambizioso dell’edificio a servizio delle chiese San Maria Addolorata, Sant’Antonio e della chiesa madre Santa Margherita presentato domenica scorsa dall’architetto Giuseppe Di Vita responsabile del procedimento e dagli ingegneri Filippo Vitale e Cataldo Pilato progettisti e direttore dei lavori.  Presenti per l’occasione, tra gli altri oltre al Vescovo Mons. Mario Russotto, anche don Vincenzo Giovino direttore dell’ufficio dei Beni Culturali della diocesi, l’arciprete don Domenico Lipani in qualità di committente, l’assessore comunale ai lavori pubblici Barbara Castellano, il dirigente dell’area tecnica Giuseppe Rumeo e il vicario parrocchiale don Marco Paternò. 900 mila euro il costo complessivo dell’opera finanziato per l’80% dalla Cei – la Conferenza Episcopale Italiana – grazie ai fondi dell’ 8 per mille, mentre il restante 20% sarà a carico della comunità sommatinese. Grazie all’intervento di recupero dell’edificio  – frequentato quotidianamente da tanti giovani e adulti dell’unità pastorale di Sommatino – nel piano inferiore saranno realizzate delle aule per il catechismo e le altre attività parrocchiali, oltre a un grande salone; mentre il piano superiore sarà destinato in parte a casa canonica con spazi appositi dove i sacerdoti potranno pernottare, oltre ad altre due aule. Il progetto vede inoltre il completamento dell’arredo  e delle attrezzature tecniche, oltre il rifacimento della facciata esterna, l’installazione di pannelli fotovoltaici  per la produzione di energia elettrica, il rifacimento delle terrazze e la sostituzione degli infissi esterni  per  il contenimento degli sprechi energetici. 18 mesi la durata prevista per i lavori dell’edificio che una volta ultimato  sarà il fiore all’occhiello della comunità e della diocesi,  infatti il progetto di recupero è stato realizzato in sinergia con il vescovo, i sacerdoti e i fedeli che hanno fatto rivivere i loro ricordi in modo che possa essere tramandati alle generazioni future.

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