E’ tempo di protesta e di manifestazioni.
Mercoledì 20 maggio dalle ore 9,30 in poi sit-in di protesta organizzato dal Nursind per la decisione attuata dall’ASP di non rinnovare i contratti a coloro che al 30 giugno raggiungeranno i 36 mesi di servizio.
“Abbiamo raccolto il grido di protesta e di dolore – Osvaldo Barba coordinatore regionale Nursind Sicilia – di tutti quei dipendenti che, con largo anticipo hanno ricevuto non solo la lettera di licenziamento ma addirittura anticipata di 15 giorni rispetto alla naturale scadenza contrattuale. La cosa che più lascia l’amaro in bocca è che alcuni di loro hanno i requisiti previsti dalla recentissima legge in materia di stabilizzazione. Abbiamo avuto notizia dal management aziendale, che coloro che saranno licenziati saranno sostituiti da personale che giungerà in azienda attraverso l’istituto del comando. Crediamo dunque che tale scelta, giusta quanto sia nella sua applicazione, comunque non risolve il problema del precariato tanto dibattuto e combattuto dall’assessore Borsellino poiché si tratta comunque di un personale “in prestito” che o lo si stabilizza o, presto o tardi, dovrà ritornare all’ASP di appartenenza. Noi crediamo che tanto l’istituto del comando quanto quello del rinnovo dei contratti ai tempo determinato possono essere attuati in contemporanea nel rispetto della dotazione organica. A tal proposito, lunedì 18 maggio in occasione del tavolo tecnico indetto dall’Assessorato alla Salute sulla presentazione delle linee guida e atti aziendali delle nuove dotazioni organiche presenteremo il problema del licenziamento chiedendo spiegazioni ufficiali in merito. Intanto è stato aperto una pagina Facebook sul sit-in del 20 maggio denominato “Tu quando scadi?”