Sicurezza nei luoghi di lavoro: individuate le strategie operative per l’attuazione del protocollo già sottoscritto da tutti gli attori istituzionali coinvolti

CALTANISSETTA – Nella mattinata odierna il Prefetto di Caltanissetta, dott.ssa Chiara Armenia, ha presieduto una riunione del Tavolo di coordinamento istituito in seno all’Accordo interistituzionale per la sicurezza nei luoghi di lavoro e il contrasto del lavoro irregolare, finalizzata ad elaborare le più efficaci strategie organizzative per dare piena attuazione allo strumento pattizio e stimolare azioni condivise che mirino alla realizzazione degli obiettivi assunti in sede di stipula.

Alla riunione erano presenti, in collegamento da remoto, tutti i soggetti firmatari che hanno accolto positivamente l’odierno incontro che, a distanza di un mese e mezzo dalla firma dell’Accordo, da’ impulso a percorsi puntuali e virtuosi nella lotta contro il lavoro nero e nella promozione della piena osservanza della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.

Nella circostanza, è stata manifestata ampia soddisfazione per i risultati già conseguiti nella lotta contro il caporalato, facendo riferimento alla recente operazione delle Forze dell’ordine nel territorio del comune di Gela che grazie al lavoro sinergico dei soggetti coinvolti, ha permesso di deferire all’autorità giudiziaria i titolari di due ditte operanti nel settore agricolo per sfrutttamento dei lavoratori.

Al fine di tracciare le linee operative per l’attuazione del protocollo, il Prefetto, nel richiamare tutti i presenti ad agire con spirito di sintesi e di  concretezza, ha indicato agli interlocutori il modus operandi dei prossimi mesi. In particolare, si è rappresentato che nell’immediato verranno attivate incisive iniziative volte ad assicurare da una parte la formazione dei lavoratori e dall’altra controlli rigorosi e interdisciplinari nei cantieri edili.

Inoltre, è stato comunicato che è in via di definizione una campagna di informazione istituzionale rivolta alla comunità locale, finalizzata a promuovere una maggiore consapevolezza e coscienza civica a fronte dei delicati e complessi fenomeni delle morti sul lavoro e del caporalato, rispetto ai quali siamo tutti chiamati ad una maggiore responsabilità per la difesa  la dignità e della vita umana.

 

 

 

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