Camere di commercio, aeroporti, porti ed interporti, tutto in Sicilia è in mano a quella che, qualche settimana addietro, abbiamo definito la coppia più bella del mondo.
Ci riferiamo all’assessora regionale, per adesso alle Attività Produttive, Mariella Lo Bello ed alla sua segretaria particolare, Maria Grazia Elena Brandara.
Entrambe agrigentine, vivono da 4 anni sotto lo stesso tetto; dentro gli Assessorati Regionali, si intende.
La Brandara, con un semplice diploma di maturità classica, da funzionario in aspettativa dell’Agenzia delle Entrate di Canicattì, sta collezionando una serie interminabile di prestigiosissimi incarichi dirigenziali, tanto da diventare una sorta di plenipotenziario di tutte quante le attività produttive ed i servizi, pubblici e privati siciliani.
L’ultimo incarico, in ordine di tempo, è quello conferitole con D.A. n. 1916, del 24.06.2016, sempre dall’Assessore Mariella Lo Bello.
Attualmente è commissario ad Acta dell’IRSAP (Istituto Regionale per lo Sviluppo delle Attività Produttive), Commissario ad Acta del Consorzio ASI (Area di Sviluppo Industriale) in Liquidazione di Catania. Può esercitare i poteri di rappresentanza nelle assemblee, ordinarie e straordinarie, della società SAC SPA (Società Aeroporto Catania); con D.A. n. 1917, del 24.06.2016, sempre la Lo Bello, ha proceduto alla nomina, sempre della Brandara a Commissario ad Acta dei Consorzi ASI in liquidazione anche di Caltagirone e Palermo, con pieni poteri di rappresentanza nelle assemblee, ordinarie e straordinarie, della società SIS SPA (Società Interporti Siciliani).
Ed alla potente assessora agrigentina, con un curriculum di sindacalista della CGIL, non gliene frega niente delle interrogazioni parlamentari presentate contro di lei, detto in siciliano, a cuoriu di mulu.
Niet, lei va vanti imperterrita, nell’affidare di tutto e di più, alla sua affezionatissima segretaria particolare.
Il 9 marzo 2016, sia il vicepresidente della Commissione Nazionale Antimafia, sen. Luigi Gaetti che il senatore Mario Giarrusso ed una sfilza di altri senatori di 5 Stelle, si sono espressi in atti ufficiali ed in questi termini:
Mariella Lo Bello e Mariagrazia Elena Brandara sono espressione del sistema Montante.
Ironia della sorte quella interrogazione era stata indirizzata all’allora Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, caduta in disgrazia a seguito del caso Gemelli, suo (ex?) compagno nella vita e compagno di merenda di Ivan Lo Bello, il già vice presidente nazionale di Confindustria e presidente di tanto altro ancora, adesso sotto inchiesta, più semplicemente, per associazione a delinquere.
I Parlamentari interroganti, in quella circostanza, hanno cercato di spiegare in che cosa consiste questo “sistema Montante”, messo in piedi da Antonello Montante, presidente di Unioncamere ed anch’egli, ovviamente, presidente di tanto altro ancora.
Malgrado è sotto inchiesta per mafia da due anni, nessuno riesce a schiodarlo dai suoi molteplici incarichi. Finora persino Marco Venturi, ex assessore regionale ed ex vicepresidente di Confindustria Sicilia, ci prova da più di un anno, ma inutilmente.
Ha chiesto, pensate un pò, al Presidente della Regione Rosario Crocetta ed all’assessora Lo Bello, di far produrre al Montante il suo certificato antimafia.
E’ evidente che per il Montante ciò comporterebbe la sua decadenza da tutto, incarichi privati e/o pubblici che siano, che ancora ricopre, così come avviene per i comuni mortali.
Ma il trio, Crocetta-Lo Bello (Mariella)-Brandara da questo orecchio non ci sente.
Che stiano commettendo un qualche abuso, questo è sicuro; di che tipo di abuso si tratta non sta a noi dimostrarlo.
Per adesso possiamo solo attenerci a quanto evidenziato, in sede parlamentare, cogliendo alcuni passaggi quali quello relativo al potere ‘detenuto’ dal Montante e da un suo strettissimo sodale, Giuseppe Catanzaro, già suo vicepresidente che, a quanto pare, è designato quale suo successore alla carica di Presidente di Confindustria Sicilia.
I due, assieme a Ivan Lo Bello, dal 2007 e sino allo scorso anno, quando sono sorte delle cruente e virulente incomprensioni, hanno dato vita ad una sorta di triunvirato che trovava la sua ragion d’essere in una presunta lotta antimafia e per la legalità.
Che i tre, molto pirandellianamente, recitavano a soggetto, è ormai chiaro a tutti.
Le loro imposture, prima giudiziarie e poi mediatiche, sono comunque servite a condizionare i vari Governi regionali, attraverso la gestione di alcuni assessorati chiave e di una miriade di enti e società partecipate.
Ancora adesso, la situazione risulta immutata, grazie proprio a tutto lo stra potere concentrato, in questi convulsi frangenti, su quello che sembra un nuovo ed insospettabile duo delle meraviglie, due ‘donne coraggio’ (si fa per dire!) che, come si legge nell’interrogazione in questione:
“risultano essere espressione del chiacchierato Giuseppe Catanzaro, vice presidente vicario di Confindustria Sicilia, soggetto tra i più fidati di Montante, noto per avere conquistato in questi ultimi 10 anni, in modo a dir poco spregiudicato, l’egemonia assoluta nello smaltimento dei rifiuti della Sicilia con l’aiuto prima dell’ex presidente della Sicilia, Raffaele Lombardo, condannato a 6 anni per concorso in associazione mafiosa e, dal 2012, sembra con il pieno sostegno dell’attuale presidente Crocetta che ha cacciato in malo modo magistrati come Nicolò Marino, ex assessore regionale quando decise di intervenire sul business, di svariate centinaia di milioni di euro, della mega discarica di Siculiana-Montallegro gestita appunto da Catanzaro”.
Adesso se ne avete voglia, potete leggere quanto poco ci azzecca la Brandara, con il suo diplomino di maturità classica, nella qualità di pura e semplice cittadina, si potrebbe dire, senza arte né parte, con tutte le sue prestigiosissime e ben remunerate nomine
Violazioni e anomalie:
I poteri di rappresentanza dei Consorzi ASI nelle assemblee delle società partecipate, possono essere conferiti soltanto dai rappresentanti legali dei Consorzi ASI in Liquidazione; le relative deleghe devono essere conferite, esclusivamente, ad un soggetto interno alla struttura amministrativa o burocratica dell’Ente che detiene le quote azionarie.
Nei casi in specie, l’Assessore delle attività produttive non ha le funzioni del rappresentante legale dei Consorzi ASI in Liquidazione, funzioni che appartengono ai Commissari Liquidatori, previsti dalla L.R. 8/2016, scelti tra i dirigenti degli ex Consorzi ASI della Sicilia e che, peraltro, ancora devono essere nominati dall’Assessore Lo Bello.
Si precisa che neanche i Commissari ad Acta, nominati con il citato D.A. n. 1768, del. 10.06.2016, nelle more delle nomine dei Commissari Liquidatori, per il loro profilo giuridico possono esercitare le funzioni di rappresentante legale e, pertanto, non hanno alcun potere di delega alla rappresentanza nelle assemblee delle società partecipate.
Ciò premesso, le nomine effettuate dall’Assessore Lo Bello di Commissario ad Acta della Brandara, al fine di esercitare i poteri di rappresentanza nelle assemblee delle società SAC SPA e SIS SPA, sono pienamente illegittime e originate da palese abuso d’ufficio.
“Nomine in famiglia”
Inoltre, è alquanto anomalo e sospetto che l’Assessore Lo Bello invece di lasciare la rappresentanza nelle assemblee delle predette società ai Commissari ad Acta (misura di minore illegittimità…), scelti tra i dirigenti dei Consorzi ASI in Liquidazione, nominati con il citato D.A. n. 1768 del 10.06.2016, modificato con D.A. n. 1919, del 24.06.2016, abbia proceduto, solo per la SAC e la SIS, alla nomina della sua segretaria particolare, Brandara, soggetto esterno ai Consorzi ASI, incorrendo ad una chiara e gravissima violazione di legge.
Al riguardo è superfluo ricordare che a guidare la chiacchierata SIS SPA, interessata ad ingenti flussi finanziari per la realizzazioni di imponenti appalti pubblici (“appaltata” a suo tempo al colosso TECNIS SPA), è Alessandro Albanese, presidente di Confindustria Palermo, di stretta fiducia di Antonello Montante, presidente di Confindustria Sicilia nonché di Unioncamere Sicilia e della Camera di Commercio di Caltanissetta, accusato dalla DDA di Caltanissetta di concorso esterno in associazione mafiosa; ad avere l’egemonia della chiacchierata SAC SPA, anch’essa interessata ad ingenti flussi finanziari per la costruzione di imponenti infrastrutture (da tempo sotto l’occhio della magistratura), è Ivan Lo Bello, presidente di Unioncamere Nazionale, nonché presidente della Camera di Commercio di Siracusa, indagato per associazione a delinquere dalla Procura della Repubblica di Potenza per gli affari del petrolio e del porto di Agusta.
Infine, i successivi comportamenti omissivi e incoerenti tenuti fino ad oggi da Crocetta e dalla Lo Bello, riguardanti il caos verificatosi per l’elezione delle nuove governance delle Camere di Commercio della Sicilia (accorpate in tre marco enti camerali), consentendo a Montante e Lo Bello di rimanere tranquillamente alla guida delle Camere di Commercio di Caltanissetta e Siracusa, recitando sempre il solito copione delle “parti divise”, confermando, ove ve ne fosse ancora la necessità, il condizionamento attuato nei confronti di Crocetta e della Lo Bello che, soltanto a colpi di sterili spot del “giorno dopo” cercano di nascondersi dalle loro evidenti responsabilità.
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=00966935&stampa=si&toc=noFONTE: cronacasicilia.it