La popolazione siciliana è calata da 5.059.482 abitanti del 2011 a 4.794.512 del 2024 (-4,1‰la variazione media annua).
Unica provincia che vede un aumento di popolazione è quella di Ragusa, da 314.431 a 319.260 abitanti (+1,2‰), con punte negative che si registrano ad Enna e Caltanissetta, definite “preoccupanti” da Chielli.
A Caltanissetta si registra una diminuzione notevole, da 275.396 a 246.960 abitanti (-8,3‰), a Enna una maggiore perdita relativa, da 174.761 a 153.589 abitanti (-9,9‰).
“Sono dati, che uniti alla diminuzione della natalità e a quelli di una popolazione già vecchia assumono contorni più marcati e non è possibile pensare ad un territorio che non è più popolato. È una perdita di tradizioni, economia, patrimonio immobiliare”.
Una perdita di abitanti che non è compensata dalla popolazione straniera. In questo caso ci sono dinamiche positive in tutte le province dell’Isola con un incremento da 127.141 a 200.340 stranieri (+188,3%) nello stesso periodo preso in considerazione, ma con una maggiore concentrazione
nelle province più dinamiche: Trapani +303,9% (da 10.685 a 22.380) con una crescita favorita da settori come l’agricoltura e il turismo; Agrigento +279,2% (da 9.354 a 16.169) con un forte incremento legato alla presenza di lavoratori stagionali; e Ragusa +263,9% (da 17.366 a 33.638). Palermo e Messina hanno incrementi del 105%.