“Sicilia chiama Europa”, il workshop promosso dall’eurodeputata Catarina Chinnici

CALTANISSETTA – Come strutturarsi per partecipare ai programmi europei di finanziamento, come progettare e impostare una proposta, in che modo rispondere a un bando. Sono alcuni dei temi al centro di Sicilia chiama Europa, workshop promosso dall’eurodeputata di S&D Caterina Chinnici che toccherà tre città della Sicilia in quattro giorni a partire da venerdì. L’11 settembre primo appuntamento a Palermo, dalle 15 alle 19 a Palazzo Steri (piazza Marina). Il 12 si replica a Caltanissetta dalle 9 alle 13 presso il Centro culturale polivalente “Michele Abbate” (via Vassallo), il 14 a Catania sempre dalle 9 alle 13 a Palazzo Platamone (via Vittorio Emanuele II).
Dopo il saluto introduttivo da parte dell’europarlamentare siciliana, gli interventi dei due relatori: Matteo Lazzarini, segretario generale della Camera di Commercio Belgo-Italiana, e Mariano Iossa, europrogettista e policy adviser.
La partecipazione alle tre giornate formative, organizzate col sostegno del gruppo europarlamentare S&D, è libera e aperta a tutti (è gradita una preventiva comunicazione all’indirizzo di posta elettronica segreteria@caterinachinnici.it).
Il seminario riguarderà principalmente i fondi europei a gestione diretta, cioè quelli erogati direttamente dalla Commissione Europea o da una sua agenzia, ma i partecipanti riceveranno, oltre che un attestato di frequenza, una guida ai fondi europei 2014-2020 con una sezione dedicata anche ai fondi indiretti, quelli la cui gestione è invece demandata agli stati membri dell’UE attraverso le amministrazioni centrali e regionali.
“L’obiettivo – dice Caterina Chinnici – è fornire ad amministratori locali, professionisti e operatori economici dell’Isola gli strumenti pratici e di conoscenza, per esempio su standard progettuali e procedure, essenziali per poter sfruttare al meglio le opportunità finanziarie offerte dall’Unione Europea. I fondi europei sono una grande risorsa per il nostro territorio, possono muovere l’economia, creare sviluppo e lavoro, ma normalmente sono poco utilizzati. Quelli diretti non fanno eccezione: la Sicilia, insieme ad altre regioni del sud, risulta fanalino di coda per numero di enti e imprese che riescono a beneficiarne, e il motivo è spesso la difficoltà di destreggiarsi tra le regole e i criteri stabiliti dai bandi. Questo workshop, tenuto da massimi esperti del settore, ha già avuto una prima edizione di successo a Bruxelles – aggiunge l’eurodeputata siciliana – ed era mio obiettivo portarlo qui nella nostra terra. Per raggiungere una platea più ampia possibile la scelta geografica è caduta su Palermo, Caltanissetta e Catania. Abbiamo cercato di coinvolgere tutte le categorie potenzialmente interessate, dalle amministrazioni locali agli enti rappresentativi delle attività economiche, dagli ordini professionali alle università, e spero ci sia la possibilità in seguito di riproporre l’iniziativa con dei focus per settore”.

 

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.