I borghi più belli d’Italia con circa 9 milioni di visitatori contribuiscono per oltre 5 miliardi di euro all’anno all’economia italiana come attrazione turistico-culturale, rappresentando anche una conseguente fonte di valore economico.
In questo scenario, la Sicilia si conferma una delle regioni del Sud con la maggior percentuale di visitatori internazionali nei borghi, con punte di presenze fino al 57% registrate nel 2022.
Il dato emerge dallo studio “L’impatto economico e occupazionale del turismo e la digitalizzazione nei Borghi più belli d’Italia”, recentemente presentato dalla società di consulenza Deloitte che ha evidenziato come il processo di digitalizzazione e i sistemi di lavoro flessibili possono rappresentare una possibile azione di contrasto del fenomeno dello spopolamento delle aree interne, migliorandone l’attrattività per quanti hanno la possibilità di lavorare da remoto e favorendo lo sviluppo di imprese locali in grado di sfruttare l’infrastruttura digitale.
Dall’analisi di Deloitte, emerge che l’evoluzione storica della copertura della Banda Ultra-Larga (BUL) nei Borghi più Belli d’Italia è in forte crescita negli ultimi anni, sia considerando i comuni sia le unità immobiliari (UI) coperte: ad oggi il 63,9% dei Borghi gode di una copertura “Fiber to the Home” (FTTH) – una percentuale molto rilevante, se si considera che solo nel 2019 questa arrivava solo al 2,2%. Solo con un tale sviluppo infrastrutturale – sostengono gli analisti – sarà possibile ridurre il gap di mercato e creare condizioni di sviluppo economico e sociale attrattive per i lavoratori.
Molti di questi borghi sono interessati dall’“Open Fiber Tour”, il viaggio che da giugno l’azienda di telecomunicazioni sta conducendo in Sicilia per incontrare le comunità locali con l’obiettivo di illustrare i vantaggi della fibra ottica FTTH: 24 tappe fino a dicembre, alcune delle quali hanno interessato l’entroterra nisseno: Serradifalco, Montedoro, Milena, Sutera e Campofranco sono alcuni dei Comuni delle cosiddette ‘aree bianche’ dove Open Fiber ha realizzato l’infrastruttura di rete di proprietà pubblica. Un progetto che ha migliorato l’inclusività territoriale del Vallone e della Sicilia grazie all’innovazione delle reti telco che oggi raggiungono oltre 600mila unità immobiliari tra abitazioni, imprese, scuole, strutture sanitarie e uffici pubblici.
Altro dato interessante che emerge dalla ricerca è quello della crescita del numero di lavoratori che hanno cominciato a soggiornare nei borghi in modalità smart-working a seguito della pandemia Covid-19. Questo fenomeno sembra confermare un trend in atto. Infatti, secondo una ricerca di Inapp, il 41,5% dei lavoratori sarebbe disposto a trasferirsi in un luogo più isolato a contatto con la natura ed il 34,5% in un piccolo centro abitato.