“Il via libera del Consiglio dei ministri allo stato d’emergenza per cinque regioni italiane rappresenta un primo passo per fronteggiare la crisi idrica e le sue conseguenze. Diamo così un primo ristoro ai territori maggiormente colpiti dalla siccità con uno stanziamento di oltre 35 milioni di euro. Auspichiamo, però, che venga presto emanato un decreto che possa porre le basi per l’annunciato ‘Grande Piano per l’Acqua’, oramai non più rinviabile”. Lo dichiara il deputato Dedalo Pignatone, capogruppo M5S in commissione Agricoltura.
“Servono investimenti infrastrutturali importanti e immediati – aggiunge – per colmare il gap tra Nord e Sud Italia affinché si possa giungere a una nuova gestione della preziosa risorsa idrica. Come chiediamo da tempo, è necessario un coordinamento tra i vari Enti, dalla Protezione Civile, ai Ministeri sino ai territori: solo in questo modo le azioni saranno sinergiche ed efficaci. Ma, soprattutto, potremo accelerare la progettazione in quelle regioni sinora rimaste ferme al palo, come la mia Sicilia”.
“Il Parlamento farà la sua parte – prosegue Pignatone – per sostenere queste politiche strategiche come già fatto con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che stanzia circa 4 miliardi di euro, e in precedenza con le leggi di Bilancio che hanno finanziato il Piano Invasi”.
“Al contempo, urgono misure di breve periodo per scongiurare la chiusura di tante aziende agroalimentari che, in questo 2022, dopo due anni di pandemia, sono rimaste vittime della ‘tempesta perfetta’. Parliamo di aziende che non hanno mai cessato la produzione, talvolta anche a costo di enormi sacrifici, per assicurare cibo di qualità a prezzi ragionevoli alle famiglie italiane” conclude.