Il Circolo di Sinistra Italiana di Caltanissetta ufficializza la propria costituzione alla presenza del Segretario Regionale Pierpaolo Montalto. Per l’occasione, il Circolo ha elaborato un documento programmatico dal titolo “Una bussola per Sinistra Italiana di Caltanissetta”, nel quale enuclea i nodi politici del territorio nisseno, declinati in temi da porre con urgenza nel dibattito tra le istituzioni politiche, i partiti e la società.
Un programma che vuole una città più coraggiosa sui diritti civili e sociali, più sensibile al mondo del lavoro, in grado di incidere sulle politiche abitative e sulle sue connessioni con la lotta ambientale. Una città che sia, innanzitutto, contro la mafia e contro i suoi rapporti clientelari, e che sia, poi, convintamente unita, affinché il benessere sia alla portata di tutti i suoi abitanti.
Ciò che più importa, secondo il Circolo, sta nello stabilire di nuovo una “connessione sentimentale” tra l’azione pubblica e gli abitanti di un luogo.
Perciò, Sinistra Italiana Caltanissetta si porrà come un soggetto politico in grado di rappresentare il mondo della contestazione sociale. Infatti, un percorso credibile verso l’emancipazione e l’autonomia dell’intera società nissena non potrà realizzarsi pienamente se non attraverso un processo di consapevolizzazione di quanti soggiacciono in uno stato di oppressione, di sfruttamento e di invisibilità.E per conseguire un tale compito, il partito si è fin da subito aperto a una fertile stagione di progettazione collaborativa con le energie positive della società.
L’intervento del Segretario Montalto: «Aprire un circolo a Caltanissetta con tanti giovani, che hanno già posto il tema della siccità e che guardano agli ultimi, intervenendo sulle condizioni carcerarie del Malaspina e sul contrasto del caporalato, è una grande energia per riportare la sinistra non solo in Europa, ma anche in Sicilia».
Eletta all’unanimità, dunque, la composizione della segreteria politica cittadina: Andrea Salvatore Alcamisi (Segretario), Liliana Brucato (Tesoriera), Salvatore Di Vincenzo (Consigliere e Responsabile organizzativo), Danilo Napoli (Vice-Segretario), Jessica Natale (Responsabile Terzo Settore).Proprio sul grande dibattito politico che ha sollevato l’emergenza idrica cittadino, il Circolo propone qualche suggerimento operativo all’amministrazione Tesauro, se davvero quest’ultima abbia a cuore una risoluzione tempestiva della questione, ponendo, perciò, al centro della soluzione la garanzia della legalità, la tutela della salute pubblica e il regolamento del mercato.
Innanzitutto, è possibile che il Comune, stipulando un protocollo di intesa con gli enti deputati all’erogazione dell’acqua potabile, fissi un calmiere ai prezzi del trasporto di acqua a uso civile tramite il servizio di autobotte.
Non è ammissibile che, in un momento così drammatico, i cittadini siano esposti a un aggravio delle spese economiche e lasciate alla mercé di un mercato che si approfitta del disagio. Poi, il Comune potrebbe farsi carico di stilare un apposito albo, affinché siano inserite le aziende di trasporto d’acqua in regola con le norme di approvvigionamento e di controllo delle acque in vista di un certificato di salubrità delle stesse.
L’intento sarebbe triplice: tutelare i lavoratori onesti, che in questi giorni, si stanno impegnando a garantire un servizio legale ed efficiente e contrastare il mercato nero e l’abusivismo; offrire una filiera dell’acqua, dalla sorgente al consumatore, controllata e sicura sotto il profilo sanitario. Dunque, l’amministrazione Tesauro passi ai fatti, difendendo l’accesso all’acqua pubblica e di buona qualità per tutti gli abitanti, sapendo bene che esso è un diritto inalienabile.