E alla fine eccoli, finalmente visibili ai visitatori e alla cittadinanza intera, i Piccoli Misteri, i nuovi Gruppi Sacri avvolti, fino a qualche giorno fa, in un alone di “mistero” appunto…
L’Associazione Culturale della SS. Passione di Cristo aveva già annunziato da qualche mese la sua nascita e l’obiettivo che si era prefissato, quello di dar vita ad un nuovo suggestivo momento processionale da incastonare nel già ricco cartellone degli appuntamenti della Settimana Santa sancataldese, ma nessuno, o meglio, pochissimi, avevano avuto modo di ammirare, in anteprima, le piccole opere d’arte che da domenica 21 marzo 2021 fanno parte di un emozionante “Percorso Devozionale” realizzato all’interno dell’antica Chiesa del Patriarca San Giuseppe nell’omonima piazza, a pochi passi dalla Chiesa Madre.
Al momento sono soltanto, (si fa per dire), sedici i Piccoli Misteri esposti ma si spera che già l’anno prossimo il bravo artista leccese a cui sono stati commissionati i restanti, (dovrebbero essere in tutto una trentina), riesca a completarli in tempo per poterli vedere sfilare durante la Settimana Santa del 2022. Dei simulacri esposti tre sono dell’artista sancataldese Maria Lucia Emma che prosegue l’antica tradizione di famiglia ed un altro è in fase di realizzazione.
Domenica scorsa 21 marzo, alla presenza dell’arciprete don Biagio Biancheri e di padre Marco Cosentino, si è aperto ufficialmente il Percorso Devozionale con la benedizione dei Misteri e di tutti i presenti che, hanno partecipato, con rigoroso rispetto, causa emergenza Covid19, di tutte le norme mirate al contenimento della pandemia.
La sacra esposizione vede per la prima volta assieme le storiche Varicedde dell’Associazione Culturale Giuseppe Amico Medico, realizzate dall’artista Giuseppe Emma Senior, (‘U Zannu), negli anni trenta del secolo scorso, e le nuove della neonata Associazione Culturale della SS. Passione. Un modo, questo, per creare un ponte tra due secoli di committenza e pietà popolare, ma anche per suggellare l’incontro tra il più longevo sodalizio cittadino, l’Amico medico, e il più recente, la SS. Passione. Generazioni diverse ma identica e immutata passione per le manifestazioni e i riti sacri che compongono la più nobile delle tradizioni sancataldesi, e medesima volontà di preservarli, tutelarli e valorizzarli.
Presente nel percorso, anche il più “piccolo” dei “Grandi Misteri”, la Vara con il solitario simulacro dell’Ecce Homo, che le due associazioni hanno fortemente voluto esporre in questo secondo anno privo di manifestazioni esterne.
A distanza di un secolo il miracolo si è rinnovato e, ancora una volta, Lecce, capitale mondiale della cartapesta, ha fatto si che San Cataldo, possa vantare dei veri gioielli artistici rappresentanti scene della Via Crucis e della Passione che raccontando una storia antica, la storia di Gesù sulla via della Croce, ricordano ai visitatori, che Cristo è morto per la salvezza degli uomini, e che poi è risorto, come aveva promesso, portando gioia e speranza a tutti e inaugurando una vita nuova che vince l’odio e fa regnare l’amore. Ed è tutto questo che rivive, ogni anno, nel popolo sancataldese da sempre fortemente attratto dalla devozione e religiosità popolare.
L’iniziativa è stata possibile grazie alla collaborazione della Chiesa Madre che, nella persona dell’arciprete don Biagio Biancheri, ha messo a disposizione degli organizzatori una delle più importanti e belle chiese cittadine e alla Banca di Credito Cooperativo Giuseppe Toniolo e al suo instancabile presidente, il dott. Salvatore Saporito, sempre sensibile verso le iniziative culturali e religiose in città. Sponsor anche “l’Accademia Bonifaciana” di Anagni.
Per l’occasione, la ditta “Dietro le Quinte Service” di Aldo Miserandino, ha sapientemente illuminato ad arte il percorso rendendolo altamente suggestivo e la “Società Cooperativa L’avvenire 90” ha pensato alla sicurezza occupandosi della sanificazione dei locali.
I cittadini sono tutti invitati a vivere questo forte momento di religiosità popolare fino alla domenica di Pasqua, giorno 4 aprile 2021.