CALTANISSETTA – Trentuno persone scelte tra i più bisognosi hanno preso parte alla seconda cena di solidarietà promossa dalle Acli nell’ambito del progetto “Alla Corte dei Monsù”, finanziato dal Consiglio dei Ministri, e che prevede la formazione dei giovani nell’ambito del settore della ristorazione. Ad accompagnare gli ospiti della raffinata cena all’interno del centro culturale polivalente “Michele Abbate” padre Gaetano Canalella accolto, insieme all’assessore Marina Castiglione, dal presidente regionale delle Acli Stefano Parisi, il presidente provinciale Santo Burgì e l’insegnante del corso Giovanni Bunoni. Dal risotto radicchio e speck alla costata di vitello, dai raffinati antipasti alle coppette di tiramisù gli ospiti hanno potuto godere di un pasto sapientemente preparato dai giovani allievi.
“Lo scopo per cui in questo momento e per i prossimi due anni sarà presente qui questa attività delle Acli – ha dichiarato l’assessore Marina Castiglione – è strettamente legato da un lato alla formazione dei giovani, che potranno ambire ad avere uno spazio di ristorazione proprio, e dall’altro ad una controprestazione da parte delle Acli nei confronti del territorio mediante cene di solidarietà ed eventi. Questa sera in un ambiente così accogliente e raffinato è bello vedere delle persone che di solito non possono fruire di un servizio di ristorazione tutto dedicato a loro”.
Volti distesi e momenti di gioiosa convivialità tra gli ospiti della cena. “Abbiamo condiviso questo momento – ha spiegato padre Canalella – con tanta gioia. Sono state portate qui 31 persone ed è una continuità, con delle differenze ovviamente, perché noi in cattedrale facciamo sempre delle cene per i bisognosi unitamente a delle preghiere come abbiamo fatto anche stasera. Un ambiente come questo del centro polivalente Michele Abbate, così raffinato, con un servizio molto ben curato dai giovani che hanno seguito il corso offerto dalle Acli, sicuramente eleva e da dignità a queste persone che solitamente non possono permettersi di andare al ristorante. Vedo volti distesi anche nei bambini che fanno parte di questo gruppo questa sera”.