Scuola: Pagano “Giannini rispetti impegno su gender”

“Sulle polemiche sorte attorno al ddl buona scuola e all’introduzione della teoria di gender e’ opportuno ricordare la cronistoria”. Cosi’ il deputato di Area popolare Alessandro Pagano che prosegue: “Durante il primo passaggio alla Camera il Governo, con il ministro Giannini e il sottosegretario Faraone, ha dato parere favorevole a un ordine del giorno di Area popolare con il quale si impegnava al rispetto dell’art.30 della Costituzione e, quindi, a garantire il diritto dei genitori alle scelte educative dei propri figli. Nel passaggio al Senato, il conseguente maxiemendamento e’ stato reso inemendabile. Cosi’, su sollecitazione dei senatori di Ap, i ministri Giannini e Boschi hanno ribadito a parole l’impegno gia’ assunto solennemente alla Camera, in particolare sulla necessita’ del preventivo ‘consenso informato’ dei genitori. Questo impegno – spiega Pagano – si sarebbe dovuto formalizzare con una circolare o con atti amministrativi del Miur. Dopo di che silenzio tombale del ministro Giannini, mentre il Senato incassava la fiducia sul ddl anche con i voti fondamentali di Area popolare. Arriviamo a venerdi’, quando la responsabile scuola del Pd Puglisi, che ovviamente non parla a caso, dice esplicitamente che nel ddl non c’e’ alcun riferimento alla teoria gender e non ci sara’ alcuna circolare o legge sul ‘consenso informato’. Per concludere ieri, quando la stessa Giannini ha dichiarato ‘io non sono il ministro delle circolari’. Personalmente – aggiunge il parlamentare di Ap – sono consapevole che ciascuno possa avere la propria opinione e dare la propria interpretazione sul comma 16 del maxiemendamento, quindi se puo’ rappresentare o meno il grimaldello per l’introduzione della teoria di gender a scuola. E in merito ognuno fara’ la propria battaglia. Ma gli impegni assunti in Parlamento e con i propri alleati politici vanno rispettati. Fermo restando che i genitori sono preoccupati su questo tema e attendono una risposta chiara dal governo e dalla classe politica, per non vedersi scavalcati nella propria responsabilita’ educativa. Per questo anche io, come l’onorevole Roccella, mi aspetto a breve che il ministro onori i suoi impegni e da questo dipendera’ il mio voto al ddl buona scuola il prossimo 8 luglio. Sia chiaro, comunque – conclude Pagano – che per noi la ‘deadline’ e’ rappresentata dal ddl Cirinna'”.

 

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