“Hanno sollevato molti dubbi e perplessità le modalità con cui l’Ufficio scolastico regionale della Sicilia, nelle scorse settimane, ha conferito l’incarico di tre dirigenti con funzioni ispettive. Sulla regolarità dell’operazione ha puntato l’attenzione pure la Corte dei Conti e, in merito, presenterò un’apposita interrogazione parlamentare al ministro dell’Istruzione”. E’ quanto annuncia il deputato di Area popolare (Ncd-Udc) Alessandro Pagano. “Tra i punti meritevoli di denuncia – spiega – bisogna capire perché non sono stati resi pubblici i criteri adottati dalla commissione preposta per la valutazione/comparazione dei curricula dei candidati; perché non sono stati pubblicizzati la procedura per la valutazione comparativa, l’elenco dei partecipanti e i giudizi individuali, collegiali e comparati. Altrettanto grave è che le commissioni non sono state composte da esperti con provata competenza nelle materie oggetto di concorso, così come previsto dalla legge”. “Tra l’altro – aggiunge Pagano – nella notizia pubblicata sul sito dell’Usr sull’avvenuto conferimento degli incarichi dirigenziali, è stato omesso che la sottoscrizione dell’incarico è stata effettuata il 26 maggio 2015, cioè due giorni prima della pubblicazione on line, avvenuta il 28 maggio, e che la comunicazione al Ministero è stata effettuata il 27 maggio. Incongruenze sulle quali e’ bene dica una parola il Miur”. “Che le colpe siano certe lo conferma pure la Magistratura contabile che ha censurato il comportamento dell’Usr, in quanto i criteri sono stati stabiliti solo dopo che sono pervenute le domande di ammissione. Insomma ci sono sufficienti prove per dire che all’Usr siciliano si è fatto tutto e il contrario di tutto pur di raggiungere obiettivi ben precisi. Saranno le successive denunce presso le autorità competenti – conclude Pagano – a stabilire perché l’Ufficio scolastico regionale ha operato senza trasparenza e con una modalità così palesemente faziosa”.
