Scuola al via a settembre: le novità per l’anno scolastico 2024-2025

Gli studenti italiani si preparano a tornare a scuola con diverse novità per l’anno scolastico 2024-2025.

Nonostante le richieste di posticipare l’inizio a ottobre, gli studenti della provincia autonoma di Bolzano saranno i primi a rientrare il 5 settembre, mentre nel resto d’Italia il ritorno in aula avverrà tra l’11 e il 16 settembre, a seconda della regione.

Calendario scolastico 2024-2025: date di inizio

Il 5 settembre gli studenti di Bolzano torneranno in classe, seguiti il 9 settembre da quelli di Trento. L’11 settembre sarà la volta di Piemonte, Veneto, Marche, Umbria, Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta. Il 12 settembre riapriranno le scuole in Lombardia, Campania, Sicilia, Sardegna e Molise. Gli ultimi a rientrare, il 16 settembre, saranno gli studenti di Lazio, Puglia, Toscana, Emilia-Romagna, Calabria, Liguria, Abruzzo e Basilicata.

Festività e chiusure scolastiche

Durante l’anno scolastico 2024-2025, le scuole saranno chiuse in occasione delle principali festività nazionali:

  • 1 novembre 2024: Tutti i Santi
  • 8 dicembre 2024: Immacolata Concezione
  • 25 dicembre 2024: Natale
  • 26 dicembre 2024: Santo Stefano
  • 1 gennaio 2025: Capodanno
  • 6 gennaio 2025: Epifania
  • 20 aprile 2025: Pasqua
  • 21 aprile 2025: Lunedì dell’Angelo
  • 25 aprile 2025: Festa della Liberazione
  • 1 maggio 2025: Festa del Lavoro
  • 2 giugno 2025: Festa della Repubblica

Data di fine scuola

Il calendario scolastico prevede un minimo di 200 giorni di lezione. La fine dell’anno scolastico varia tra il 6 e il 13 giugno, a seconda della regione, mentre le scuole dell’infanzia chiuderanno il 30 giugno.

Novità 2024-2025: divieto di smartphone

Una delle principali novità riguarda il divieto di utilizzo degli smartphone nelle scuole fino alla secondaria di primo grado. Anche l’uso didattico sarà vietato, salvo eccezioni per studenti con disabilità o disturbi dell’apprendimento. Tablet e computer potranno essere usati solo con l’autorizzazione degli insegnanti.

Riforma del voto in condotta

La riforma del voto in condotta, ancora in attesa di approvazione definitiva, prevede che con un 5 in condotta si venga bocciati. Nelle scuole superiori, un 6 in condotta comporterà un debito in educazione civica, che dovrà essere recuperato con un esame. Questa novità ha ottenuto ampio consenso tra docenti e genitori.

Contrasto al bullismo

Per gli studenti violenti e aggressivi, la nuova normativa prevede sanzioni severe, fino alla bocciatura, se il comportamento merita un 5 in condotta o inferiore.

Educazione civica rinnovata

Le lezioni di educazione civica, arricchite con temi come la dipendenza da droghe e social media, saranno potenziate. Saranno trattati anche argomenti di educazione finanziaria e sostenibilità ambientale.

Nuove regole sulle sospensioni

Le sospensioni fino a due giorni richiederanno agli studenti di partecipare a riflessioni guidate. In caso di sospensioni più lunghe, è previsto il coinvolgimento in attività di volontariato.

Novità per i docenti

Sono introdotte nuove figure di tutor e orientatori per guidare gli studenti, e saranno previste sanzioni severe per chi aggredisce i docenti, con multe da 500 a 10.000 euro.

Copertura assicurativa estesa

L’assicurazione contro gli infortuni sarà estesa a tutti gli ambienti scolastici, grazie al decreto Lavoro.

Riforma degli istituti tecnici e professionali

In 150 scuole superiori, si sperimenterà il nuovo modello 4+2, con quattro anni di superiori seguiti da due anni presso ITS Academy, combinando studio e lavoro.

Portale ComUnica

Il portale digitale ComUnica continua a crescere, facilitando la gestione dei dati scolastici per studenti e famiglie.

Supporto per alunni stranieri

Nuovi programmi di sostegno per gli studenti stranieri saranno attivati in orario extra-curricolare, con particolare attenzione all’insegnamento della lingua italiana.

Controlli sui diplomifici

Verranno intensificati i controlli sui diplomifici, con l’introduzione di registri online, pagelle elettroniche e protocolli informatici obbligatori.