Il 16 dicembre 2021 saremo in piazza a Palermo per lo sciopero generale indetto dalla CGIL e dalla UIL per tutti i lavoratori pubblici e privati. Scioperiamo per chiedere un modello di sviluppo per il nostro Paese che realizzi una vera giustizia sociale in termini di diritti e di garanzie per il mondo del lavoro , per i giovani, le donne e i pensionati
. La manovra su fisco, pensioni, scuola, industria e lavoro non ci soddisfa, abbiamo bisogno di maggiori investimenti per la scuola , per un sistema di istruzione di qualità ,per nuove politiche industriali, per affrontare la transizione ecologica e digitale , per aumentare le risorse per la sanita e per la stabilizzazione di tutti i lavoratori.
Scioperiamo per un sistema fiscale equo: nel nostro paese l’85% dei lavoratori dipendenti e dei pensionati vive con meno di 35.000,00 € e buona parte con meno di 20.000 € e non è accettabile che queste siano le soglie di reddito che prendono meno da questa riforma mentre si premiano i redditi più alti e nel frattempo non si fa una lotta contro l’evasione fiscale ne contro le rendite finanziarie che sono quelle che oggi sono più premiate rispetto al reddito da lavoro dipendente e da pensione
Vogliamo che si realizzi veramente quella Coesione sociale per un paese che vuole uscire dalla crisi e dalla pandemia a partire dal Mezzogiorno del Paese che voglia realizzare un modello sociale diverso che rimetta al centro la persona, il lavoro e la giustizia sociale.
Ci rivolgiamo a chi governa nel modo costituzionalmente previsto e lo facciamo rivendicando il sacrosanto diritto allo sciopero che è l’unico strumento per i lavoratori per manifestare il proprio disagio in modo legittimo ,e, a chi ci definisce irresponsabili perché scioperiamo rispondiamo che è da irresponsabili, proprio in questo momento, non pensare alla parte più debole del Paese , a tutti coloro tra lavoratori, giovani, pensionati e donne che piu di ogni altro hanno subito gli effetti drammatici della pandemia. E sempre a proposito di responsabilità abbiamo deciso di esonerare il settore della sanità e tutti i lavoratori che operano nella sanità perché la difesa della salute e della sicurezza sono dal nostro punto di vista un tema centrale che andrebbe affrontato con molta forza anche per costruire quella cultura del diritto alla salute deve essere un diritto per tutti