Scillato incorona il trapanese Giuseppe Gulotta (radical sr4) allo Slalom delle Fonti

SCILLATO – Una gara memorabile, unica, infinita, ricca di colpi di scena in ogni classe o categoria e di “ribaltoni”. Per il ritorno in pianta stabile nell’”olimpo” delle competizioni automobilistiche regionali e nazionali dello Slalom delle Fonti Scillato, ottavo atto, non si sarebbe davvero potuto sperare di meglio. E Scillato, ‘cuore’ della Targa Florio dei tempi che furono, ha ricambiato incoronando il trapanese Giuseppe Gulotta, già due volte in passato campione italiano Slalom Under 23, nuovo “re” delle Fonti. Il ventisettenne pilota residente a Buseto Palizzolo ha ottenuto in tal modo la terza affermazione stagionale (dopo i successi colti a Novara di Sicilia ME ed a Grotte AG), precedendo di appena 13 centesimi di secondo, al volante di una Radical SR4 Suzuki riveduta e “corretta” nell’assetto di gara dopo la prima salita cronometrata tra le quattordici postazioni di birilli, il “rivale” sportivo di sempre, il compaesano Giuseppe Castiglione, secondo assoluto, quindi il sempre più sorprendente Antonio Virgilio, staccato di soli 1”19 dalla leadership, a conferma di una prova esaltante con la sua Radical SR4 Suzuki. Un podio interamente trapanese.

Solo tredici centesimi hanno dunque separato alla bandiera a scacchi i due forti trapanesi. Ma anche un birillo “galeotto” che, di fatto, ha tagliato fuori dal successo finale la Radical Prosport Suzuki di Giuseppe Castiglione al culmine della terza e decisiva manche. Un errore di valutazione, quello commesso dal portacolori della scuderia Armanno Corse Palermo, forse ‘dettato’ dalla voglia di sopravanzare nella fase culminante dello slalom il futuro vincitore Gulotta, passato in testa alla corsa dopo Gara 2.

Giuseppe Castiglione, campione siciliano Slalom 015 e fresco della conferma del titolo anche per quest’anno, ha subito messo le cose in chiaro imponendosi nella prima manche, approfittando anche di seri problemi d’assetto e di aderenza riscontrati dalla Radical di Giuseppe Gulotta. L’alfiere della Jonia Corse Giarre ha trovato le giuste contromisure nella seconda salita di riferimento tra i birilli indurendo l’assetto di gara e montando sulla biposto britannica pneumatici Avon nuovi di zecca. Suo l’ottimo riscontro cronometrico di 132 ‘punti-secondi’ netti, con primato assoluto provvisorio a due terzi di gara.

Chi si attendeva una terza manche di “fuoco” ha poi avuto ragione. Giuseppe Gulotta, stavolta, non è riuscito a mandare in temperatura le sue gomme nelle prime fasi di gara e ciò gli è costata la perdita di preziosi decimi di secondo. Al contrario, Giuseppe Castiglione e la sua nera Radical Prosport hanno letteralmente “aggredito” i 3 chilometri del percorso madonita, “stampando” un “tempone”, pari a 131,74 “punti-secondi”. Valore che così avrebbe consegnato la vittoria al pilota busetano, già in trionfo, quest’anno, in ben 10 slalom  disputati in Sicilia, se un birillo abbattuto a metà percorso (e la conseguente penalità di 10”) non avesse relegato il già due volte campione regionale della specialità alla piazza d’onore.

Dedico questa mia gratificante vittoria – ha voluto rimarcare un raggiante Giuseppe Gulotta subito a fine prova – a tutti i componenti del mio team, che tanti sacrifici hanno affrontato per arrivare a questo risultato. Ho corso poco, quest’anno, ho preferito infatti dedicarmi alla messa a punto della mia Radical. Il prossimo anno, impegni di lavoro permettendo, vorrei tornare a cimentarmi nel Cis, Campionato italiano Slalom. Nel frattempo mi godo questo splendido successo colto a Scillato”.

Davvero ottima, lo rimarchiamo ancora una volta, la prestazione offerta sulle Madonie dal trapanese Antonio Virgilio, debuttante nel 2016 sulla Radical SR4 Suzuki (con la quale aveva colto, in avvio di stagione, la vittoria nello slalom di casa, il Sant’Andrea di Bonagia-Valderice) e terzo assoluto ad una manciata di centesimi dal più alto gradino del podio. In fin dei conti, Virgilio, è stato l’unico a tenere in qualche modo il passo dei due leader di classifica, altrimenti inarrivabili.

Il festival e dominio trapanesi si sono intanto protratti sino alla sesta posizione della classifica assoluta, grazie al quarto posto colto dall’alcamese Dino Blunda, vincitore del gruppo E2SS (Prototipi monoposto) con l’ammirata Speads RM08 Suzuki iscritta dall’associazione Festina Lente Monreale (nel Palermitano), alla quinta piazza del “veterano” busetano Pietro Raiti, sul prototipo Alba SPR Kawasaki della Catania Corse, alla sesta posizione colta dal “funambolico” mazarese Girolamo Ingardia, a sua volta sul gradino più alto del podio nel gruppo Prototipi, al volante della sua Fiat Cinquecento Suzuki della Trapani Corse. Primato, simbolico, tra i piloti non trapanesi al catanese (di Giarre) Giuseppe Messina, a sua volta scatenato, sulle Madonie, con la Renault Clio Rs Cup iscritta dalla Tm Racing Messina, vettura che gli ha consentito di portarsi a casa l’affermazione nel pur sempre selettivo gruppo E1 Italia.

Per quanto concerne gli altri gruppi, riconoscimenti per il primato al già citato Gulotta (vincitore in gruppo Sport Prototipi Slalom), all’agrigentino (residente a Sciacca) Pierluigi Bono (il più veloce tra le Bicilindriche, con la Fiat 500 della Catania Corse), per il pilota di Villabate (PA) Andrea Fragiglio, a sua volta primo in gruppo Speciale, su A112 Abarth, al messinese Salvatore Caristi (nel gruppo A, su Peugeot 106 Gti 16v “griffata” scuderia Phoenix), al rallysta di Corleone (PA) Renato Di Miceli (vincente in gruppo N, al debutto in uno slalom, con la Citroen Saxo Vts), al trapanese Giuseppe Perniciaro (di Valderice, in gruppo Racing Start Plus, con la Citroen Saxo Vts), infine al messinese Agostino Scaffidi, che si è imposto tra le vetture Racing Start, al volante della prestante Mini John Cooper Works, per la Nebrosport.

Per la categoria Attività di base, il miglior riscontro cronometrico è stato fatto segnare dal pilota di Menfi (AG) Nino Bucceri, su Fiat 500 Proto Suzuki, il quale ha preceduto i madoniti Giusto Giordano e Mario Pisa (entrambi su Fiat 126 Yamaha. Tra le Autostoriche, splendida gara e meritata affermazione per il preparatore palermitano (di Marineo) Ciro Barbaccia, autore della migliore prestazione assoluta con la sua Osella PA 9/90 a propulsore Bmw, per la scuderia Aspas. Nel Gruppo 1 Autostoriche, miglior crono per il rallysta palermitano (di Chiusa Sclafani) Totò Parisi, su Fiat Uno Turbo i.e., imitato dal corleonese Antonio Di Lorenzo (il più veloce nel Gruppo 2, con la bella Porsche 911 Sc preparata gruppo 4) ed all’altro palermitano (questa volta di Belmonte Mezzagno) Francesco Barbaccia, con la Abarth 1000.

Alla trapanese Martina Raiti è andata invece la classifica Femminile, con la Osella PA 21J Honda di Trapani Corse mentre a Francesco Monteleone è toccata la palma di pilota più veloce tra i locali, con la Renault Clio Rs R1. Tra le scuderie, infine, primato conquistato dalla Jonia Corse Giarre, abile a precedere l’Armanno Corse Palermo e la Festina Lente Monreale (PA).

L’ottava edizione dello Slalom delle Fonti Scillato, valevole quale nona e decisiva tappa per lo Challenge Palikè 2016, ha appunto assegnato lo scettro di vincitore assoluto delle serie regionale promossa dal Team Palikè (ed approdata complessivamente alla sua diciottesima edizione) al preparatore agrigentino Giuseppe Cacciatore, di Alessandria della Rocca, con la Renault Clio Rs Light schierata dalla scuderia S.G.B. Rallye di San Piero Patti (ME). Piazza d’onore, parimenti meritata, per l’esperto ibleo di Marina di Ragusa Salvatore Licitra, con la Renault Clio Williams, mentre il podio relativo allo Challenge Palikè 2016 è stato adeguatamente completato dal trapanese (di Custonaci) Nicolò Incammisa, su Radical SR4 Suzuki della Trapani Corse, il quale, per la “discriminante”, ha prevalso sull’agrigentino (di Sciacca) Marco Segreto, su Peugeot 106 Rallye piazzato per la cronaca a pari merito con il “veterano” trapanese.

Cento i piloti classificati al culmine delle tre manche di riferimento, sui 101 verificati (116 erano stati invece gli iscritti). Migliaia e migliaia (probabilmente intorno ai cinquemila) gli spettatori accorsi a Scillato non solamente dalle Madonie ma da tutta la Sicilia per assistere alla gara, letteralmente “ribollente” di passione ed entusiasmo “puri”.

“Bagno di folla”, ‘selfie’ ed autografi a centinaia anche per i testimonial ed “apripista” ufficiali dell’evento, il due volte campione europeo Rally Dario Cerrato, il quale ha ritrovato come per magia in Sicilia la splendida Lancia Delta HF Integrale con la livrea “Repsol-Totip” condivisa con il copilota Giuseppe ‘Geppi’ Cerri, pure lui presente a Scillato, il nove volte campione italiano Rally e dieci volte vincitore alla Targa Florio Paolo Andreucci, ‘ufficiale’ Peugeot e Pirelli, per l’occasione con la Peugeot 106 Maxi Kit messagli a disposizione dalla I.M. Promotor Sport, nonché il tre volte trionfatore nella Targa Florio Rally, l’idolo di casa, il cerdese Totò Riolo, qui con la nuova Fiat 124 Abarth. Nessuno ha voluto né potuto sottrarsi all’affetto dei numerosissimi sostenitori, che hanno stretto letteralmente in un ideale abbraccio i loro beniamini.

Notevole euforia anche da parte del Comitato organizzatore dell’ottavo Slalom delle Fonti Scillato, coordinato dall’Automobil Club Palermo presieduto da Angelo Pizzuto, in stretta sinergia con il Team Palikè Palermo retto a sua volta da Nicola Cirrito e con la Targa Racing Club Cerda presieduta da Vincenzo Russo. Partecipazione mista ad emozione anche da parte del Comune di Scillato, rappresentato dal sindaco Giuseppe Frisa e dall’assessore allo Sport Piero Macaione, ente patrocinatore.

“Le premesse per un futuro roseo per lo Slalom delle Fonti Scillato ci sono tutte”, hanno detto in coro gli enti e gli addetti ai lavori che si sono impegnati, con passione e sacrificio, per la riuscita dell’edizione del ritorno della competizione. Rilevante inoltre, ai fini della piena riuscita della competizione, l’azione di appoggio esercitata dai numerosi sponsor dello Slalom delle Fonti Scillato, in particolar modo dai promotori ufficiali Sais Trasporti, Giaconia Supermercati ed Amap.

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