CALTANISSETTA – Effettuavano lo scarico dei reflui industriali nella rete fognaria in assenza delle dovute autorizzazioni, immettendo nelle acque reflue una quantità di sostanze scaricate (tra cui rame e zinco) eccedenti ai limiti fissati dalle legge: sequestrati 11 autolavaggi a Caltanissetta. Un’operazione eseguita dalla sezione di Polizia Giudiziaria ambiente e sanità della polizia municipale assieme ai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Caltanissetta e della sezione polizia giudiziaria del corpo Forestale dello Stato a seguito di un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Caltanissetta.
Le indagini avviate nel giugno del 2014, dopo che sono state sono state accertate per altre inchieste nelle acque dei torrenti del capoluogo tracce di materiale altamente inquinante e di metalli pesanti, hanno permesso di acquisire le documentazioni rilasciate dai competenti uffici agli autolavaggi presenti in città i cui scarichi secondo la giurisprudenza sono assimilabili a quelli industriali. Gli investigatori hanno così accertato che numerosi autolavaggi erano privi di autorizzazioni e a seguito dei campionamenti delle acque disposti dal Pubblico ministero effettuati dalla sezione di polizia Giudiziaria della Polizia municipale e dai carabinieri assieme al personale dell’Asp si è accertato che la quantità di metalli pesanti immessi nelle acque reflue, tra cui zinco e rame superavano i limiti previsti D. L.gs 152/2006. Oltre altre al sequestro preventivo degli impianti sono stati notificati agli undici titolari dei lavaggi gli avvisi di garanzia, poiché indagati per i reati ambientali. Non si escludono eventuali sviluppi