“Una grande mobilitazione quella messa in campo dalla Cgil per la salvaguardia della sanità e per garantire il diritto alla salute.
Continua Il grande impegno della CGIL per la difesa della Salute come diritto fondamentale delle persone e delle comunità e per la piena attuazione dell’art 32 della Costituzione.
Sabato 16 Marzo saremo in sit in a Caltanissetta davanti il presidio ospedaliero del Sant’Elia per ribadire la nostra posizione e la nostra contrarietà contro chi continua a compromettere il diritto alla salute e il valore del SSN.
Partiamo sempre dai territori per il valore che le nostre comunità rappresentano e da qui diamo il via a una campagna di mobilitazione che ci vedrà successivamente manifestare a Palermo per poi confluire in una manifestazione nazionale .
Vogliamo far arrivare dappertutto la nostra voce insieme a quelle di Associazioni , Cittadine e cittadini , lavoratrici e lavoratori stanchi di essere presi in giro da una politica che continua a giocare con la salute delle persone noncurante delle difficoltà di chi deve curarsi e non lo può fare .
La Sicilia è tra le regioni con maggiore indice di fuga, la mobilità sanitaria ha generato un debito di oltre 177 milioni di euro e la condizione in cui versa la nostra sanità è sotto gli occhi di tutti ed è arrivato il momento di invertire questa rotta: gli ospedali chiudono in diverse province siciliane interi reparti vengono smantellati e accorpati e le liste d’attesa continuano a essere lunghe sottoponendo i malati a estenuanti attese o se possono pagare a rivolgersi ai privati. In un quadro generale di mancanza di investimenti a farne le spese sono le persone più povere e quelli più fragili come i tanti anziani.
L’inerzia e l’incapacità che subiamo ci indigna, come cittadini, come lavoratori come utenti come pazienti e alimenta quella sfiducia da parte della gran parte delle persone perché diventano sempre più evidenti le scelte di una classe politica che non ha assolutamente interesse e cura verso i propri territori come se i nostri rappresentanti politici non dovessero mai ammalarsi e mai dover ricorrere alle cure.
E’ tempo di campagna elettorale e sicuramente tante saranno le promesse e le intenzioni ma chi si appresterà a rappresentarci deve avere la consapevolezza che non è più tempo di parole ma lo dovrà fare attraverso fatti concreti evitando di sensibilizzarsi solo al momento per recuperare voti e consensi.”
E’ dunque tempo di mobilitazione per il rilancio di un sistema che interessa tutti, dai più piccoli ai più anziani e tutto il personale sanitario”.