San Cataldo si prepara a celebrare con un messaggio forte e chiaro la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le Donne, attraverso una serie di iniziative simboliche e coinvolgenti, che uniranno istituzioni, associazioni, studenti e cittadini in un unico grande abbraccio collettivo per dire basta ai femminicidi e alle violenze di genere.
L’evento avrà inizio alle ore 18:30, con il raduno presso Corso Sicilia, all’incrocio con Via G. Meli. Da qui partirà il corteo, guidato da autorità, associazioni e cittadini, attraversando il Corso Sicilia per concludersi in Piazza Papa Giovanni XXIII, davanti al Palazzo Comunale.
Il cuore della manifestazione sarà la “Passeggiata arrabbiata – La voce di tutte”, un corteo rumoroso in cui i partecipanti potranno portare oggetti simbolici come fischietti, campanacci, mazzi di chiavi o semplicemente la propria voce, per dare vita a un minuto di rumore. Questo gesto collettivo simboleggia la necessità di far sentire con forza il grido contro ogni forma di violenza.
Giunti in Piazza Papa Giovanni XXIII, dopo i saluti istituzionali, ci sarà spazio per interventi significativi, tra cui la toccante testimonianza di Loredana Leonida, una sopravvissuta che condividerà la propria esperienza per sensibilizzare e ispirare alla speranza.
A seguire, l’arte e il teatro daranno voce al tema della giornata con un monologo tratto da uno spettacolo di Paola Cortellesi, interpretato da Tanya Morreale e Salvatore Amico della Compagnia Teatrale Pier Giorgio Frassati.
Un momento di unione e partecipazione collettiva sarà rappresentato dal flash mob “Unite nel ballo per dire no alla violenza sulle Donne”, durante il quale verrà eseguito il ballo di gruppo 2024 “Tania Dance”, accompagnato dal brano Un cuore malato degli artisti Gigi D’Alessio e Alessandra Amoroso.
La serata si concluderà con la deposizione di fiori sulla Panchina Rossa in Piazza Papa Giovanni XXIII, simbolo universale di memoria e impegno nella lotta contro la violenza di genere.
Questa giornata rappresenta non solo un momento di riflessione, ma anche un invito all’azione concreta: che il rumore della “Passeggiata arrabbiata” e le voci di tutte e tutti si trasformino in un eco permanente per costruire una società libera dalla violenza.