I consiglieri comunali Giampiero Modaffari, promotore e capogruppo del movimento politico Riprendiamoci la città, insieme ai consiglieri Mario Lupica, Massimo Emma, Chiara Fulco (Le Spighe), Marco Imera, Francesca Cammarata (PD) e Ylenia Raimonda Cordaro (Scruscio), hanno presentato una RICHIESTA DI ACCESSO AGLI ATTI e un’INTERROGAZIONE CONSILIARE sulla gestione della comunicazione riguardante la potabilità dell’acqua nel Comune di San Cataldo. L’iniziativa, che è stata sottoscritta da più forze politiche in consiglio, è finalizzata a fare luce sulle criticità che stanno generando preoccupazione e insicurezza tra i cittadini.
Nella richiesta di accesso agli atti, i consiglieri chiedono di ottenere con urgenza tutti i documenti relativi alle analisi effettuate dall’ASP di Caltanissetta sull’acqua distribuita nel territorio comunale a partire dal 26 settembre 2024, data in cui le prime verifiche hanno rilevato la non conformità ai parametri igienico-sanitari. La richiesta include anche la domanda di ricevere le comunicazioni ufficiali intercorse tra il Comune di San Cataldo e l’ASP, nonché eventuali relazioni tecniche o verbali che possano attestare la qualità dell’acqua ad oggi distribuita.
Le motivazioni di questa richiesta si fondano sulla gestione dell’emergenza che ha avuto inizio con l’Ordinanza Sindacale n. 15 del 30 settembre 2024, con cui è stato vietato il consumo dell’acqua per uso alimentare su tutto il territorio comunale. Tale divieto si è basato sui risultati delle analisi eseguite dall’ASP di Caltanissetta quattro giorni prima, il 26 settembre. A questo si aggiunge l’Ordinanza n. 16 del 1 ottobre 2024 con la quale si è autorizzato il ripristino del servizio mensa scolastico, ma solo a condizione che fosse utilizzata acqua minerale per la preparazione degli alimenti. Tuttavia, questa ordinanza non ha revocato il divieto di consumo dell’acqua potabile per la popolazione, alimentando incertezze e preoccupazioni.
Contestualmente alla richiesta di accesso agli atti, è stata presentata un’interrogazione consiliare rivolta al Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale, con l’obiettivo di ottenere chiarimenti ufficiali su vari punti critici relativi alla gestione dell’emergenza.
In particolare, i consiglieri chiedono di sapere:
- Quali analisi siano state effettuate dall’ASP dopo il 26 settembre 2024 e perché i risultati non siano ancora stati comunicati alla cittadinanza.
- Se esistano mezzi di comunicazione più rapidi rispetto alla PEC tra l’ASP e il Comune, per evitare ritardi nelle comunicazioni, come accaduto tra il 27 e il 30 settembre, periodo durante il quale i cittadini hanno continuato a consumare acqua potenzialmente non potabile.
- Per quale motivo l’ordinanza di non potabilità è stata emessa solo il 30 settembre, nonostante la criticità fosse già nota il 26 settembre.
- Perché il divieto sia stato esteso a tutto il territorio comunale senza specificare le aree precise interessate dal problema, generando così un allarme diffuso.
- Perché, ad oggi, non è stata emessa alcuna ordinanza di revoca o aggiornamento, lasciando i cittadini nell’incertezza mentre CALTAQUA continua quotidianamente a distribuire acqua.
- Se sono previsti controlli giornalieri da parte dell’ASP e in che modo il Comune intenda garantire che tali controlli vengano eseguiti regolarmente e comunicati prontamente alla popolazione.
La necessità della presentazione di queste richieste nasce da una gestione della comunicazione in merito alla qualità dell’acqua che ha sollevato notevoli perplessità tra i cittadini. In particolare, il ritardo di tre giorni nell’emissione dell’ordinanza di non potabilità ha esposto potenzialmente la popolazione a rischi igienico-sanitari. A ciò si aggiunge la mancanza di informazioni aggiornate, dal momento che nessuna ordinanza di revoca è stata emessa, e la distribuzione dell’acqua continua regolarmente.
A tal proposito, i consiglieri fanno riferimento alle dichiarazioni del Sindaco pubblicate sui social media il 7 ottobre 2024, in cui veniva affermato che l’amministrazione è in costante contatto con l’ASP, ma senza fornire dettagli sulle eventuali nuove analisi. Questo ha accresciuto lo stato di incertezza generale e la percezione che la situazione non sia sotto pieno controllo.
I consiglieri comunali firmatari sottolineano l’importanza della trasparenza e della tempestività nella gestione delle crisi che riguardano la salute pubblica. Attraverso queste iniziative, si intende sollecitare l’amministrazione a:
- Fornire informazioni aggiornate sulla potabilità dell’acqua e sulle analisi effettuate;
- Garantire un monitoraggio continuo della qualità dell’acqua distribuita;
- Comunicare con maggiore chiarezza e tempestività con la popolazione, riducendo i tempi di attesa tra la ricezione dei dati tecnici e la loro divulgazione.
L’iniziativa dei consiglieri si pone l’obiettivo di tutelare il diritto della cittadinanza a un’informazione completa e affidabile, promuovendo al contempo una gestione amministrativa più efficiente e trasparente.
L’emergenza riguardante la potabilità dell’acqua a San Cataldo ha messo in luce diverse criticità che necessitano di una risposta immediata e concreta.
I consiglieri comunali firmatari ribadiscono la loro volontà di vigilare sulla situazione, portando avanti le istanze dei cittadini e garantendo che venga fatta chiarezza sugli aspetti finora trascurati.