San Cataldo, carenza di personale comunale: mozione dei consiglieri di minoranza

SAN CATALDO – Di seguito mozione consiliare dei consiglieri di minoranza

 

Al Presidente del Consiglio Comunale

E p.c. Al Signor Sindaco

S e d e

Oggetto: MOZIONE CONSILIARE CONCERNENTE LA GRAVE DIFFICOLTA’ IN CUI VERSANO GLI UFFICI COMUNALI, DETERMINATA DALLA CARENZA DI PERSONALE: INTEGRAZIONE ORARIA DEL PERSONALE PART-TIME

I sottoscritti consiglieri chiedono l’inserimento della presente mozione all’o.d.g. del primo Consiglio Comunale utile.

MOZIONE

E’ un dato di fatto indiscutibile che l’organico del personale del Comune di San Cataldo presenta notevoli carenze che costituiscono, frequentemente, un impedimento all’attuazione di progetti amministrativi e all’erogazione di servizi conformi alle reali esigenze dei cittadini.

Esaminando la situazione relativa al triennio 2019/2021, la fuoriuscita emorragica dal servizio dei dipendenti per raggiunti limiti di età o per motivi di salute non garantisce spesso l’erogazione dei servizi alla cittadinanza entro gli standard minimi di qualità ed efficienza.

Nel 2019, sono stati collocati in quiescenza n. 12 dipendenti:

N. 7 di categoria “C”

N. 4 di categoria “B”

N. 1 di categoria “A”

Nel 2020, sono stati collocati in quiescenza n. 7 dipendenti:

N. 1 di categoria “D”

N. 2 di categoria “C”

N. 1 di categoria “B”

N. 3 di categoria “A”

 

Nel 2021, sono stati collocati in quiescenza n. 12 dipendenti:

N. 2 di categoria “D”

N. 6 di categoria “C”

N. 3 di categoria “B”

N. 1 di categoria “A”

Come è ben chiaro dai dati riportati, la forza lavoro comunale si è ridotta in tre anni di ben 31 dipendenti. Sono fuoriuscite 3 unità di categoria “D”, 15 di “C”, 8 di “B” e 5 di “A” senza che nessuna sia mai stato rimpiazzata. La non felice congiuntura economica dell’ente, ancora in fase di uscita da un dichiarato dissesto, unita all’assenza di vere politiche per il personale, ha provocato anche un processo di progressivo invecchiamento dell’organico, tanto che i dati aggiornati ad oggi riportano un quadro desolante: il personale in forza all’amministrazione al 31 dicembre 2018 contava 128 unità mentre al 31 dicembre 2021, cioè tre anni dopo è di n. 97 unità, ossia 31 unità in meno corrispondente a una differenza negativa del 25%.

Ogni servizio del Comune presenta un sottodimensionamento del personale necessario per l’espletamento delle attribuzioni e competenze ad esso assegnate e, tale situazione, incide anche sul benessere dei dipendenti in attività, costretti a ritmi gravosi e a carichi di lavoro assegnati all’improvviso stante l’impossibilità di programmare la distribuzione razionale degli stessi, con costante tensione che riverbera anche sull’equilibrio psico-fisico, incidendo sulla qualità di vita dei lavoratori.

Espresse le dovute considerazioni di carattere generale e informativo, questa Mozione non intende trovare la soluzione strutturale al problema dell’inadeguatezza degli organico del personale comunale, poiché questa dovrà essere uno degli obiettivi prioritari della Giunta Comunale, ma ha il chiarissimo intendimento di favorire, in tempi brevi, un reale e tangibile risultato di miglioramento della situazione complessiva.

Tra i 97 dipendenti comunali in attività va evidenziato che ce ne sono ben 49 con contratto part-time di 32 ore, il che equivale a dire che in effetti quest’ultimi equivalgono a una forza lavoro effettiva full-time di 42 unità.

Riepilogando il numero complessivo di forza lavoro in attività è composta di 48 elementi full-time e di 49 unità part-time a 32 ore equivalenti a n. 42 elementi full-time.

I 49 dipendenti part-time per categoria si distinguono in questo modo:

n. 16 di categoria “C”

n. 19 di categoria “B”

n. 14 di categoria “A”

Questi soggetti sono ormai essenziali al funzionamento della macchina amministrativa del Comune. Alcuni di essi, addirittura, hanno o hanno avuto incarichi di posizioni organizzative, a dimostrazione dell’importanza della professionalità acquisita e dimostrata nel corso della propria attività lavorativa.

Entrando in alcuni casi specifici, si evidenzia che al Comando di Polizia locale la metà degli operatori assegnati, ossia 8, sono soggetti part-time a 32 ore. Per la deficienza oraria settimanale rispetto ai colleghi full-time, essi hanno orario limitato rispetto a loro e in più, se utilizzati nelle giornate festive o domenicali, hanno diritto al recupero compensativo delle ore svolte in eccesso, con evidenti ripercussioni sul funzionamento del servizio di vigilanza che, frequentemente, raggiunge un’efficienza minima e inadeguata ai bisogni della Città.

Gli altri 8 soggetti di categoria “C” sono tutti utilizzati in servizi principali dei quali non si può farne a meno: un’unità è responsabile del servizio legale, un’unità responsabile del servizio patrimonio e contratti, un’altra del S.U.A.P.; i 5 rimanenti, pur non responsabili, eseguono compiti inderogabili e propedeutici per il funzionamento del servizio a cui sono assegnati.

La platea poi dei lavoratori di categoria “B” pur non rivestendo sulla carta ruoli di responsabilità sono adibiti a compiti di protocollazione e, soprattutto di supporto ai responsabili dei servizi. Venendo meno la presenza di qualcuno di questi, per malattia o ferie, spesso si fermano procedure e attività correlate, con ricaduta verso il buon andamento dei servizi verso la collettività. Si fa notare che fra questi ci sono 5 unità impegnati in servizi esterni di manutenzione di cui 2 con la qualifica anche di autista.

I 14 soggetti inquadrati nella categoria “A” sono uscieri e operai generici, tutti impegnati in compiti meno evidentemente risonanti ma altrettanto indiscutibilmente sostanziali e concreti.

Alla luce della situazione testé esaminata e preso atto delle note limitazioni assunzionali dovute alla situazione economica di dissesto dell’Ente non ancora superata, si ritiene opportuno che questa Amministrazione si faccia carico di procedere al più presto alla integrazione oraria del personale part-time attualmente in servizio, superando ogni possibile ostacolo normativo o regolamentare in merito, trovando anche spunto nelle motivazioni e nei supporti legali che hanno consentito la stabilizzazione definitiva a 36 ore di n. 3 assistenti sociali inquadrati in categoria “D”.

Per le narrate ed esposte considerazioni questo Consiglio

I M P E G N A

l’Amministrazione Comunale a dare un segnale tangibile di volontà di favorire, in tempi brevi, un reale, concreto e necessario risultato di miglioramento della situazione complessiva relativa alla carenza di personale in attività, procedendo all’integrazione oraria dei soggetti attualmente impiegati per n. 32 ore settimanali fino al limite consentito dalle leggi vigenti.

San Cataldo, 14 marzo 2022

I Consiglieri

Mangione Bartolo

Aprile Rosario

Modaffari Giampiero

Naro Vincenzo

Pirrello Salvatore