Rissa aggravata, 7 arresti

GELA – I Carabinieri della Sezione Radiomobile del Reparto Territoriale di Gela hanno tratto in arresto, nel pomeriggio di ieri,  7 gelesi per rissa aggravata.

A seguito di una richiesta di ausilio pervenuta al 112, i militari dell’Arma si recavano presso un condominio del quartiere Fondo Iozza nel quale era stata segnalata una lite tra dei condomini.

All’arrivo dei Carabinieri, gli inquilini di alcuni appartamenti di questo edificio si scagliavano contro altri 2 soggetti ivi residenti. I militari intervenuti, aiutati subito da altre pattuglie inviate sul posto, riuscivano a stento a sedare gli animi ed a separare le persone coinvolte. Tra queste, una veniva colpita con un calcio all’addome e per questo portato subito presso il locale Pronto Soccorso, il quale giudicava guaribile il colpo inferto in 3 giorni.

Data quindi la rissa scaturita ed i danni riportati da uno dei corissanti, venivano arrestati tutti per il reato previsto e punito dall’art. 588 c.2 c.p., ossia per rissa aggravata.

Espletate subito le prime indagini, i militari appuravano che alla base del litigio da cui è scaturita la rissa vi sono dei problemi legati a delle inadempienze nel pagamento di utenze del condominio da parte di alcuni inquilini. Venivano, quindi, tratti in arresto:

 

SCILIO Saverio,  38 anni, gelese;

SCILIO SAVERIO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCILIO Daniele Giovanni,  31 anni, gelese;

SCILIO DANIELE GIOVANNI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCILIO Alessandro, 37 anni; gelese;

SCILIO ALESSANDRO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCILIO Rosario,  67 anni, gelese;

SCILIO ROSARIO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCILIO Davide, 34 anni, gelese;

SCILIO DAVIDE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

EL OUAZZANI Mounir, 36 anni, marocchino da anni residente in città;

EL OUAZZANI MOUNIR

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

FAUSCIANA  Grazio, 58 anni, gelese.

FAUSCIANA GRAZIO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Gli arrestati venivano quindi messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ne ordinava la sottoposizione agli arresti domiciliari nell’attesa della celebrazione del giudizio direttissimo.

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