CALTANISSETTA – “Finalmente una prima interlocuzione diretta con il Governatore della Sicilia Crocetta sul tema delle Province e sulla gravissima situazione di collasso finanziario che sta attraversando la nostra Provincia”. Questo il commento stringato del Consigliere comunale Rino Bellavia sull’incontro, assieme ad altri componenti della Rsu aziendale, con il Governatore Siciliano a margine della riunione tenutasi presso l’aula consiliare di Viale Regina Margherita con tutti i Sindaci della Provincia Nissena.
Non più di dieci minuti la durata dell’incontro. Fitta e risoluta l’interlocuzione, con il Governatore, sulla base dei seguenti punti cardini rappresentati:
- Impossibilità per la Provincia: di potere elaborare il bilancio relativo al 2015; di assicurare i servizi essenziali come la manutenzione delle scuole e delle strade nonché il trasporto dei disabili e, non ultimo, di assicurare le spettanze stipendiali ai lavoratori delle ex province già dal corrente mese di Luglio attesa l’avvenuta sospensione di ben 40 lavoratori della partecipata, in cui la Provincia è unico socio;
- Esistenza di un decreto del MEF di riconoscimento credito per ben 45 milioni di euro, relativi a somme vantate dalla Provincia nei confronti dello Stato per gli anni pregressi, esigibili solo nel Febbraio del 2016 e, del tutto sconosciuto dallo stesso Crocetta;
- Impossibilità per la Provincia di onorare i decreti statali che la vedono obbligata a versare allo Stato da subito circa 7 milioni di euro per la contribuzione alla “spending review”;
- Impossibilità applicativa della Del Rio in Sicilia, quanto meno per la programmata riduzione di spesa di circa il 50% della spesa del personale, atteso che la stessa è collegata al trasferimento di funzioni verso le Regioni e verso i Comuni e che in Sicilia tali funzioni sono state acquisite dall’Ente Regione da oltre un trentennio (per tutte la motorizzazione e gli uffici del lavoro di competenza,da Reggio Calabria in su, delle Province ora Enti di area vasta sono sempre state competenza esclusiva della Regione Siciliana);
- Opportunità di procedere all’immediata approvazione del DDL sui Consorzi di riforma delle Province presentato dall’ex Assessore Leotta, oggi rimesso all’esame dell’Ars, al fine di consentire lo sblocco dell’attuale situazione di stallo in cui versano tutte e nove le ex Province.
Il Governatore ha assicurato:
- l’interlocuzione con il Ministro competente sul credito di 45 milioni vantato al fine di ottenerne il pagamento, anche in parte, nel corrente anno ed in ogni caso di inserirlo tra i punti all’ordine del giorno della prima utile conferenza Stato/Regione;
- un provvedimento di Giunta Regionale con cui si autorizzano le ex Province a redigere ed approvare il Bilancio dell’esercizio 2015 solo su base annuale e non già pluriennale permettendo, altresì, l’utilizzo di eventuali avanzi di amministrazione, consentendo in questo modo, almeno l’esercizio contabile degli enti sino all’auspicato avvio della riforma in coordinamento con lo Stato;
- che il nuovo Assessore agli Enti Locali proseguirà sulla traccia di quanto già portato avanti dal dimissionario Assessore Leotta in ordine alla riforma sulle Province fermo restante l’indiscussa salvaguardia del personale delle ex province con l’impegno ad incrementare le funzioni proprie delle ex province ora Liberi Consorzi, scongiurando il ricorso ad illogici tagli lineari sugli organici del personale.
A fronte di quanto riassunto non resta che attendere (pare che a breve sia stato fissato un nuovo incontro) i fatti e non più i proclami del Governatore Siciliano, oggi che la situazione politica, sociale ed economica della nostra Regione, ulteriormente aggravata nella nostra Provincia, non sembra trovare immediate soluzioni in riscontro alle esigenze della cittadinanza.
La nostra Provincia, rispetto alle altre otto siciliane, sul piano strettamente economico finanziario risulta di assoluta consistenza patrimoniale e virtuosa avendo conseguito nel tempo passato risparmi ed economie (anche sul personale) evitando eccessive esposizioni finanziarie. Oggi sembrerebbe che tale virtuosità sia paradossalmente un demerito che penalizza la nostra provincia nelle sedi in cui sono fissati i criteri di ripartizione dei fondi da destinarsi agli EE.LL..
Ritengo opportuno, infine, attendere tempestive risposte concrete, evitando ogni qualsivoglia forma di primogenitura e/o strumentalizzazione da qualunque parte sociale, politica e sindacale, coinvolta, a vario titolo, nel processo evolutivo della Governance siciliana locale.
Auspico altresì, che i Consigli Comunali della provincia nissena adottino l’inviato documento sulla riforma delle Province, già approvato dal Consiglio Comunale di Caltanissetta, al fine di manifestare la volontà decisionale della collettività territoriale nel delicato processo di riordino istituzionale locale.