CALTANISSETTA – Rinnovate nei giorni scorsi le cariche sociali dell’Ispedd (Istituto per i disturbi pervasivi dello sviluppo), che sul territorio nisseno da dodici anni rappresenta buona parte delle famiglie che si confrontano quotidianamente con l’autismo.
Presidente dell’associazione è stata rieletta, per il suo secondo mandato, Maria Grazia Pignataro, così come per la Vice Presidenza è stata riconfermata, Carmela Di Marco.
Segretaria dell’associazione è stata nominata Nunzia Sabatino; Tesoriere, Gianluca Gattuso, pure lui al suo secondo mandato.
I consiglieri e le consigliere nominate, che entreranno a far parte del Consiglio direttivo, sono in tutto sette: Paola Alessi, Claudia Curatolo, Ilaria Guarino, Gabriella Orlando, Michela Scarpulla, Rosario Tabone e Florinda Tanto.
“L’assemblea dei soci e delle socie – ha detto la Pignataro – ha voluto riconfermare la Presidente,Vice Presidente e Tesoriere uscenti, esprimendo così piena fiducia nel loro operato. Per le rimanenti cariche l’Assemblea ha inteso nominare figure giovani, entrate da poco nell’associazione, che di certo daranno nuova linfa vitale e slancio al lavoro che ci attende”.
“Gli obiettivi sono da un lato – continua la Presidente dell’Ispedd – quelli di dare il nostro contributo a mantenere, rafforzare e migliorare i servizi finora ottenuti per i nostri bambini/e e ragazzi/e, dall’altro di continuare a camminare lungo percorsi già intrapresi, che vanno nella direzione di garantire un futuro stabile e dignitoso alle persone adulte con autismo, promuovendo sempre di più la presenza sul territorio di strutture in grado di accoglierle e di favorirne l’inserimento occupazionale. Per fare ciò abbiamo bisogno però rafforzare ancor di più la rete di collaborazione, già creata in questi lunghi anni, sia con gli enti pubblici (Asp, Comune, Libero Consorzio, etc.) sia con gli enti privati e con le altre associazioni operanti nel nisseno”.
“Noi famiglie d’altronde – conclude la Pignataro – siamo la “Voce” dei nostri figli e figlie, che aspettano che noi entriamo nel loro mondo e ci facciamo interpreti dei loro bisogni per poterli condividere con il mondo circostante, qualunque sia la forma di disabilità. Pertanto, pur mantenendo inalterata la nostra identità, che è quella legata all’affermazione dei diritti di coloro che rientrano nei disturbi dello spettro autistico, non possiamo che essere aperti al confronto costante e al dialogo continuo con le altre realtà territoriali”.