CALTANISSETTA – Nei giorni scorsi, in un noto agriturismo nisseno “Le Cinque Pietre”, si sono riuniti, a quarant’anni dagli esami di maturità, i periti minerari della 5ª A diplomatisi all’Istituto Statale Tecnico Industriale “Sebastiano Mottura” di Caltanissetta, al termine dell’anno scolastico 1975 – 1976.
Per l’importante occasione hanno risposto all’appello: Michele Burgio, Buscemi Benedetto, D’Alma Giuseppe, Falzone Salvatore, Giarratana Angelo, Guarino Salvatore, Mulè Giuseppe, Pacetto Guglielmo, Piazza Fabrizio, Saporito Michele, Sardo Antonio, Vitale Nicola, i quali hanno voluto rinnovare il loro senso di unione e di amicizia, cementato tra i banchi di scuola e proseguito nella vita, in una allegra “rimpatriata”.
Graditissimi ospiti sono stati il Preside di allora l’ing. Di Raimondi con la moglie e l’ing. Riggi, che hanno partecipato all’evento conviviale.
Ogni anno si diceva sempre la stessa cosa: “dobbiamo vederci, dobbiamo passare una serata assieme”. Poi tutto svaniva nel nulla.
Quest’anno, invece, tutto è stato diverso. Si è cominciato con i primi contatti telefonici, con il passa parola, con alcuni in forma “virtuale” tramite Facebook, con altri tramite WhatsApp, per giungere ad oggi 14 ottobre 2016, data in cui gli studenti della “5ª A mineraria” si sono rivisti e rincontrati. Con alcuni non si vedevano da ben 20 anni, cioè dal prima festa ventennale.
Inutile nascondere l’emozione dei primi momenti, i primi interscambi di indirizzi e di numeri telefonici e le consuete foto di gruppo.Si sono presentati tutti eleganti, con capelli grigi e qualche piccola ma affascinante ruga in più, festosi ed emozionati, ma con lo stesso entusiasmo e voglia di vivere di quando si era studenti.
Da quel lontano 1976 alcuni di loro non si sono più rivisti.
Gli studi universitari, il lavoro, gli impegni sociali e familiari li hanno portati fuori dalla Sicilia, in altre regioni d’Italia e due di loro (Galante Antonino e Puma Gerlando) addirittura negli Stati dell’Unione Europea, dove poi hanno messo radici diventando validi professionisti.
Tutti erano consapevoli che il tempo fisico era passato già da 40 anni, ma la circostanza è servita a ricordare quel lontano evento del 1976, e per molti, un rivedere le persone e luoghi della propria giovinezza.
É stato un collage di memorie tra i presenti, di ricordi di quattro decenni fa e resoconti di una vita: dagli anni degli arbori scolastici ai giorni nostri, dove sono stati ricordati gli insegnanti, di allora, molti dei quali non ci sono più, i quali sono stati punti di riferimento per la formazione culturale e personale di molti alunni.
La prof.ssa Cacciatore, il dott. Fazia, la prof.ssa Di Francesco, l’ing. Frattallone, l’ing. Riggi, il prof. Stracci, il prof. Genco, la prof.ssa Iraggi, la prof.ssa Sferrazza, la prof.ssa Taiana, il prof. Lomonaco, il prof. Sorce, l’ing. Saporito, il prof. Ginevra, il prof. Di Maria,
Poi l’allegria ha preso il sopravvento, con la consueta “grande bouffe”, senza risparmio di libagioni.
Giunta l’ora dell’arrivederci, tutti si sono detti davvero soddisfatti per essere, come per magia, tornati tra i banchi di scuola.
L’iniziativa di rivedersi tra vecchi compagni di scuola è stata molto apprezzata e ritenuta anche molto importante sotto il profilo umano e sociale, con l’augurio che magari tra 10 anni le stesse persone possano rivedersi per festeggiare un altro anniversario: quello che dovrà celebrare i 50 anni dal diploma.