Rimodulazione ospedaliera siciliana, convegno del Nursind

Si è tenuto a Pergusa (En) lo scorso 14 ottobre il 3′ Convegno Nursind Sicilia sul l’importante tema della rimodulazione ospedaliera siciliana. Ospiti della giornata sono stati l’onorevole Alloro e l’onorevole Di Giacomo rispettivamente componente e Presidente della VI Commissione Sanità all’ARS. Assente l’Assessore Gucciardi trattenuto a Palermo all’ultimo istante per improvvisi ed improrogabili impegni istituzionali. ” Un’occasione di grande confronto – Osvaldo Barba – e soprattutto di chiarezza su quello che è l’attuale situazione della sanità siciliana. Nel suo intervento l’onorevole Alloro ha chiaramente evidenziato che, il Decreto Balduzzi diventa inapplicabile in province oro-geograficamente disagiate come Enna, Caltanissetta e di buona parte dell’entroterra messinese non solo per aspetti logistici ma anche numerici. Ha anche sottolineato che  una situazione di stallo come quella che vive la sanità siciliana rischia di mettere seriamente a rischio tanto il futuro di molti operatori con contratti a tempo determinato in attesa di stabilizzazione che di altri inseriti in graduatorie di mobilità che vedono avvicinare inesorabilmente la scadenza del 31 dicembre e con essa anche la speranza di poter ritornare in Sicilia. Quindi per il deputato ennese le graduatorie vanno prorogate in attesa dello sblocco delle procedure concorsuali. Sulla stessa stregua è stato il Presidente Di Giacomo che impone il veto di toccare i piccoli ospedali poiché, già nella precedente riforma Borsellino erano stati effettuati tagli ai posti letto in Sicilia e che un’ulteriore richiesta di decurtazione equivale a privare i cittadini dell’assistenza sanitaria cui hanno diritto. Duro il punto di vista dell’onorevole Di Giacomo contro il Ministero alla Salute il cui intendo ultimo sarebbe di depauperare una regione come la Sicilia al 9 posto tra le virtuose in termini di Sanità. Non solo: ha sottolineato il Presidente della VI Commissione Sanità che l’Assessorato alla Salute ha prestato oltre 140 milioni di euro a quello al Bilancio e questo a riprova delle solidità delle finanze del settore sanitario. Dei 5.000 posti da mettere a concorso ha concluso l’onorevole Di Giacomo quasi 3.500 sono coperti da lavoratori precari in attesa di stabilizzazione e per i rimanenti 1.500 da mettere a concorso ci sono le risorse economiche. In ultima analisi per l’onorevole Di Giacomo ad oggi valgono gli atti aziendali già approvati e pubblicati in Gazzetta pochi mesi addietro. Ora politica, forze sociali e cittadinanza debbono rimanere coesi per evitare qualsiasi tentativo di attentare alla salute dei siciliani”.

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