Real Maestranza tra le strade della città, nonostante la pioggia

CALTANISSETTA – Un minuto di silenzio in ricordo delle vittime degli attentati terroristici a Bruxelles ha preceduto la consegna delle chiavi della città da parte del sindaco Giovanni Ruvolo al capitano della Real Maestranza Calogero Castelli dinnanzi Palazzo del Carmine. Un gesto simbolico che si tramanda nei secoli che vuole il capitano della real Maestranza sino al giorno di Pasqua sia il signore della città. Durante la Settimana Santa, infatti, il capitano , oltre ad ooccuopare un posto d’onore in tutte le rpcessioni, riceve la visita delle maggiori autorità civili e religiose e si reca a vistiare gli ammalati in ospedale e i detenuti in carcere. Una carica di grande prestigio che per secoli ha visto il privilegio per il Capitano di concedere la cossiddetta grazia Pasquale, liberando dal carcere un condannato a pene minori.
Tra le novità di quest’anno una rappresentanza di studenti delle scuole elementari della città, in veste di ambasciatori, ha accompagnato il sindaco durante la consegna delle chiavi e la processione.
Un tuffo nel passato per Caltanissetta durante la processione del mercoledì Santo quando il picchetto d’onore degli artigiani accompagnava la processione della patrono della città. Una processione che risale al ‘500 e che si è evoluta sino ai giorni nostri.
Il rullo dei tamburi e le note della banda musicale a passo cadenzato, sotto la pioggia battente, hanno accompagnato subito dopo la consegna delle chiavi il corteo della Real Maestranza tra le vie del centro storico.
Entra così nel vivo la settimana Santa che come ogni anno torna a commuovere e coinvolgere la città alla riscoperta della passione vissuta da Gesù.
La Real Maestranza tra due ali di fedeli presenti nonostante le avverse condizioni atmosfere, anche se in numero inferiore rispetto gli altri anni, si è fatta strada sino alla cappella dell’ex collegio dei Gesuiti – oggi Biblioteca Scarabelli – dove il capitano Calogero Castelli accompagnato dalle cariche capitanali, dagli altri componenti delle categorie artigianali e dalle autorità, ha ricevuto il crocifisso velato di Nero: un momento, carico di misticismo ed emozioni, che simboleggia la “presa in carico” dei peccati della città da parte del Capitano.
Il corteo dunque ha proseguito il suo cammino verso la Cattedrale dove il capitano, in quanto rappresentante del popolo ricevuto il perdono e annunciata la liberazione dell’uomo dal peccato, aiutato dalla moglie e dalla nuora ha tolto i segni del lutto. Svelato il crocifisso, cambiati i calzini, i guanti e i cravattini dei componenti delle 9 categorie, sciolte le bandiere e tolti tutti i nastri Neri la processione è proseguita in cattedrale, vista la pioggia. Dopo l’ora santa infatti la processione del santissimo guidata dal vescovo Mons. Mario Russotto si è fatta strada tra le navate della cattedrale sino a giungere dinnanzi l’altare.

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