Ravanusa. Si continua a scavare tra le macerie: i dispersi sono sempre 6

Il bilancio è provvisorio, tre i morti accertati, ci sono feriti e mancano all’ìappello sei persone. La Procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta per disastro colposo. L’esplosione è stata causata probabilmente da una fuga di metano che ha saturato il sottosuolo, poi c’è stata la deflagrazione ma le cause dell’innesco sono ancora da accertare. Il capo della protezione civile regionale, Salvo Còcina, lo ha descritto come “uno scenario spettrale di fuoco e fiamme, come dopo un bombardamento”. I soccorritori scavano da ore a mani nude e con l’aiuto dei cani molecolari tra le macerie in cerca di sopravvissuti.

Il centro di Ravanusa trasformato in una scena apocalittica, “abbiamo duecento sfollati e un’area di 10mila metri quadri interessata dalla tragedia”, spiega il sindaco. Al lavoro più di cento soccorritori, vigili del fuoco, protezione civile, carabinieri. Sei le palazzine crollate, due quelle dove vivevano le vittime. “La speranza è di trovare tutti in vita”, il pensiero del sindaco. Ma con il passare delle ore si affievoliscono le speranze di riuscire a trovare qualcuno ancora in vita tra i dispersi, nessun segnale, nessun lamento arriva da sotto le macerie.

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