Quartiere di Mimiani/San Domenico Savio nel degrado, interrogazione di “Riprendiamoci la Città”

SAN CATALDO – Ancora una volta il nostro gruppo politico di RIPRENDIAMOCI LA CITTA’ è costretto a presentare una interrogazione consiliare per denunciare lo stato di degrado in cui versa la Città, e nello specifico il popoloso quartiere di Mimiani/San Domenico Savio.

Situazione quella portata all’evidenza dell’Amministrazione comunale segno inequivocabile e reiterato di mancata pulizia della zona che si protrae certamente da mesi e mesi.

La via Napoleone Colajanni, accanto al parco giochi del quartiere San Domenico Savio/Mimiani, da oltre tre mesi è totalmente abbandonata a sé stessa così come le strade accanto, mai spazzate, essendo questa situazione una chiara testimonianza dell’incuria, del mancato controllo dell’amministrazione comunale e della pessima gestione della ditta appaltatrice.

Sono passati 4 mesi dall’insediamento della nuova Amministrazione Comunale, ma nulla è cambiato nella pulizia della Città. Nulla!

Si riportano solo alcune foto, nonché n° 3 video di cui siamo certi che la loro visione provocheranno un forte senso di sconcerto sia del  Sindaco che dell’intera Giunta comunale e speriamo anche un sussulto di orgoglio dell’Assessore all’ambiente.

Un semplice sopralluogo per la Città condurrebbe gli amministratori a constatare come quanto segnalato sia simile ad altre decine e decine di situazioni dislocate nel nostro territorio cittadino.

Il nostro gruppo consiliare di RIPRENDIAMOCI LA CITTÀ, dopo avere sperato che cambiasse qualcosa rispetto alla precedente gestione commissariale, continua nostro malgrado a constatare che la problematica del decoro della Città si acuisce ogni giorno sempre  più con l’incremento costante dei rifiuti non raccolti, il mancato spazzamento delle vie secondo la tempistica stabilita dal contratto, la mancata pulizia delle caditoie ed effettuazione dello scerbamento, che ricordiamo deve essere eseguito contestualmente allo spazzamento delle vie, così come innumerevoli ulteriori inadempienze del contratto di appalto.

Per tali ragioni abbiamo presentato una interrogazione consiliare con la quale si interroga INTERROGA l’amministrazione comunale affinché si ricevano  le risposte alle seguenti domande:

–              la situazione di degrado evidenziata con la presente interrogazione è nota alle SS.LL.?;

–              che tempi si prevede per il ripristino del normale e non eccezionale decoro urbano?

–              è stata o sarà assunta qualche formale azione di contestazione nei confronti del gestore del servizio ambientale?

–              per la mancata pulizia di quanto evidenziato si intendono applicare le sanzioni previste nel Capitolato Speciale di Appalto?;

Così come si reitera la richiesta di riscontrare i questi posti in occasione del consiglio comunale del 17/12/2021, a cui l’amministrazione si è volutamente ed immotivatamente sottratta dal rispondere.

Ed in particolare si chiede di conoscere ed elencare, qualora rilevate e rilevabili:

–              le eventuali rilevate puntuali ed analitiche inadempienze, imputabili al gestore del servizio di igiene ambientale, rispetto agli impegni assunti con il contratto di cui in premessa;

–              le eventuali penalità, sanzioni, riduzioni del compenso mensile ai sensi degli articoli n° 18-33 ed altri del capitolato Speciale di Appalto, ad oggi applicate al gestore del servizio di igiene ambientale;

–              l’esistenza, l’entità e la data di eventuali pagamenti aggiuntivi corrisposti all’attuale gestore del servizio di igiene ambientale per servizi e/o forniture rese in aggiunta rispetto a quanto stabilito in fase contrattuale. Comprensive delle motivazioni che eventualmente hanno indotto al pagamento da parte del nostro Comune;

–              l’esistenza di eventuali, dall’inizio della attuale gestione ad oggi, certificazioni attestanti la conformità del servizio svolto rispetto agli impegni contrattuali. In caso di esito positivo si chiede la consegna in copia delle stesse certificazioni;

–              l’esistenza di eventuali sanzioni applicate dalla Regione Siciliana per effetto del mancato raggiungimento della percentuale di raccolta differenziata;

–              l’esistenza di eventuali certificazioni di regolare esecuzione del contratto propedeutiche all’emissione del certificato di pagamento del previsto canone mensile.

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