NISCEMI (CL) – Prosegue ormai da 8 giorni il digiuno del sindaco di Niscemi Francesco La Rosa e il presidio ad oltranza all’ospedale “Suor Cecilia Basarocco” a causa del sottodimensionamento del personale medico, infermieristico, ausiliario e degli autisti d’ambulanza rispetto a quello previsto nella pianta organica.
Nonostante l’emergenza del nosocomio di Niscemi sia tata tamponata con l’invio di alcuni medici e infermieri da parte l’Asp il primo cittadino ha deciso di proseguire la sua battaglia al capezzale dell’ospedale affiancato dai suoi assessori, all presidente del Consiglio Luigi Licata, dai consiglieri comunali, dalla Cgil e la Cisl del comparto sanità, dal Nursind dalle associazioni di volontariato e tanti liberi cittadini.
Venerdì due componenti della VI commissione regionale sanità, gli onorevoli Marco Falcone e Gino Ioppolo, il direttore uscente dell’Asp dott. Ida Grossi e nuovo direttore Carmelo Iacona hanno effettuato un sopralluogo all’ospedale di Niscemi.
Rimangono intanto i Fari puntanti sull’emergenza sanitaria dell’ospedale di Niscemi e della provincia nissena. Il prefetto Maria Teresa Cucinotta ha infatti convocato un incontro martedì 27 gennaio alle ore 12 con le parti interessate, mentre il sindaco La Rosa ha invitato sempre il 27 gennaio alle ore 19 nei locali dell’ospedale, dove ha trasferito l’ufficio di gabinetto, i sindaci dei Comuni inseriti nella “black list” in cui gli ospedali devono essere chiusi, ovvero dei Comuni di Noto, Barcellona Pozzo di Gotto, Mazzarino, Leonforte, Giarre, Ribera e Scicli, al fine di stabilire azioni unitarie da intraprendere ed adottare a difesa dei rispettivi ospedali.