CALTANISSETTA – Alla luce del nuovo DPCM del 3 novembre e in adesione a quanto indicato dal Ministero dell’Interno in relazione alla necessità di limitare al massimo eventuali assembramenti, è stata decisa ieri in Prefettura l’intensificazione delle misure di vigilanza e di controllo già disposte nel corso del precedente Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica svoltosi in data 3 novembre u.s. In particolare il Piano di intervento ottimizza le risorse disponibili dando visibilità e dinamicità alle pattuglie con servizi che prevedono anche l’intervento di militari dell’Esercito Italiano, messi a disposizione nell’ambito dell’operazione “Strade Sicure” e che sin dallo scorso 6 novembre operano nei Comuni di Gela, Niscemi e Caltanissetta. Alla riunione tecnica di coordinamento svoltasi in webconference presieduta dal Prefetto Dott.ssa Cosima di Stani, hanno partecipato il Questore, il Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, i Sindaci e rappresentanti dei Comuni di Caltanissetta, Gela, Niscemi e San Cataldo e i vertici dell’ASP.
Durante l’incontro, anche in relazione al numero di contagi registrato in questa provincia negli ultimi giorni, sono state analizzate le recenti disposizioni del DPCM 3 novembre che detta ulteriori norme per la prevenzione del contagio da COVID – 19 , tenuto conto che con ordinanza del Ministro della Salute, la Regione Sicilia è stata considerata come “zona arancione”. Tale condizione, come noto, fa scattare limitazioni importanti e, in tale direzione, il Prefetto ha richiamato l’attenzione dei Sindaci anche sulla possibilità di ricorrere al potere di ordinanza per la chiusura temporanea di specifiche aree pubbliche o aperte al pubblico in cui sia impossibile assicurare adeguatamente il rispetto della distanza interpersonale. A tale riguardo, è stato fatto presente che l’eventuale applicazione della misura dell’interdizione di strade o piazze può avvenire anche attraverso un contingentamento degli accessi secondo un principio di proporzionalità.
Già durante la riunione, il Sindaco di Niscemi ha reso noto l’intenzione di adottare tali ordinanze prevedendo la chiusura di alcuni luoghi in cui è stato registrata una maggiore concentrazione di persone.
Con il contributo dell’ASP è stato fatto poi il punto della situazione in materia sanitaria in provincia che vede, ad oggi, 1106 persone positive di cui 1045 in isolamento domiciliare, 53 ricoverati e 8 in terapia intensiva. Alla luce di tali dati è stata rappresentata la necessità di elevare al massimo il livello di attenzione allo scopo di evitare che la propagazione del virus operi una pressione eccessiva sulle strutture sanitarie, con particolare riguardo al reparto di terapia intensiva.
I Sindaci intervenuti alla riunione hanno condiviso quanto riferito dall’ASP dichiarando il proprio intento di dare indicazione ai cittadini di rispettare, pedissequamente, tutte le norme anti contagio in vigore.
Il Prefetto infine esorta i cittadini, che già in pieno lockdown hanno dimostrato il loro senso civico, ad un rigoroso rispetto delle normative previste sia al fine di non esporre i soggetti più vulnerabili ai rischi di contagio sia al fine di evitare che possano esserci ricadute sul sistema sanitario provinciale.