Prendersi cura della persona colpita da ictus: nasce il progetto “Allargamento Unità Lavorativa”

L’ictus cerebrale è la principale causa di disabilità e rappresenta la terza causa di mortalità dopo le malattie cardio vascolari e le neoplasie.
Dati epidemiologici ci dicono che in Italia oltre 950.000 persone risultano colpite da ictus, ad esse si aggiungono oltre 200.000 nuovi casi l’anno e 39.000 ricorrenze.
Questi dati devono necessariamente rappresentare, per quelle figure professionali che giornalmente si prendono cura della persona colpita da ictus, uno stimolo ad approfondire e ampliare le proprie conoscenze riguardo tale patologia.
Nasce così il progetto “Allargamento dell’Unità Lavorativa”. Come affermano, Giancarlo Randazzo (Associazione Culturale Motus) e Laura Mantione (Associazione Italiana Professionisti Operatori Socio Sanitari) responsabili del progetto: “ il riabilitatore e l’operatore socio sanitario devono avere quelle specifiche conoscenze teoriche e pratiche comuni e nello stesso tempo autonome, affinché si possa incidere in maniera significativa nel recupero del paziente. Senza dimenticare che l’ammalato è prima di tutto una persona che vive e prova delle cose e la malattia rappresenta una esperienza che ne condiziona il proprio vissuto.
Pertanto, è nostra intenzione organizzare degli incontri informativi, gruppi di studio e stiamo lavorando sulla nascita di una rivista online a carattere scientifico/culturale”.

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